Accoglienza di studenti stranieri. La scuola si rimbocca le maniche

Il Comune di Brescia promuove un progetto per favorire l'integrazione degli alunni stranieri nelle scuole cittadine, con interventi di accoglienza, integrazione e alfabetizzazione. L'iniziativa prevede servizi di mediazione culturale e linguistica, con un finanziamento di 160mila euro, per ridurre la dispersione scolastica e garantire un supporto adeguato agli studenti stranieri.

Accoglienza di studenti stranieri. La scuola si rimbocca le maniche

Accoglienza di studenti stranieri. La scuola si rimbocca le maniche

Dall’accoglienza alla cittadinanza, nella consapevolezza che l’integrazione passa dalle scuole. Questo l’obiettivo del progetto promosso dal Comune di Brescia, presentato dall’assessora all’Istruzione Anna Frattini (nella foto), che prevede interventi dedicati all’accoglienza, all’integrazione scolastica e all’alfabetizzazione degli alunni stranieri, all’interno delle scuole cittadine. In particolare, tramite servizi di mediazione culturale e linguistica, organizzati direttamente dai singoli istituti Comprensivi, si punterà a garantire rapporti efficaci tra la scuola e le famiglie straniere, con una specifica attenzione per gli alunni con particolari fragilità. L’iniziativa mira anche a ridurre i fenomeni di dispersione scolastica. Ciascun Istituto Comprensivo procederà alla sottoscrizione di uno specifico accordo di collaborazione con il Comune di Brescia che, da parte sua, mette a disposizione 160mila euro: 80mila euro provengono dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (annualità 2022) mentre i restanti 80mila provengono da risorse proprie della Loggia (ad ogni istituto sarà erogata una somma diversa in base al numero di alunni stranieri iscritti). Le scuole dovranno, invece, occuparsi della parte operativa, come incaricare esperti nella mediazione culturale linguistica sulla scorta delle necessità rilevate, elaborare un protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri e delle loro famiglie, adottare metodi standardizzati per la valutazione delle competenze scolastiche e linguistiche degli alunni stranieri, attivare e realizzare laboratori di supporto all’apprendimento dell’italiano strutturati in gruppi di livello secondo il framework comune europeo, per un numero di ore congruo al contributo ricevuto.