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Como, Abbondini all'altruismo: riconoscimenti a Villa Olmo

La cerimonia di consegna delle benemerenze a suor Maria Bianchetti, Abele Dell’Orto e Lorenzo Marazzi

Abele dell'Orto, suor Maria Bianchetti e Lorenzo Marazzi

Como, 20 dicembre 2015 - Sotto le feste Como mette in mostra il suo volto migliore, non solo per le luci e le decorazioni che rendono più belle le sue vie, ma per le storie di grande umanità dei suoi cittadini benemeriti, ai quali anche  ha tributato l’Abbondino, nel corso di una cerimonia che si è svolta a Villa Olmo. «Ogni anno mi piace vedere una nota comune in coloro cui viene assegnato l’Abbondino d’oro – ha spiegato emozionato il sindaco, Mario Lucini - quest’anno abbiamo premiato l’ordinarietà dell’impegno, cioè la semplicità del fare il bene, l’umiltà di vivere la realtà quotidiana con piccoli gesti ben orientati al bene comune. Sono persone che dimostrano che fare il bene è possibile, che hanno reagito e reagiscono alla cultura dell’indifferenza con la solidarietà, la memoria sulle quale è possibile gettare la basi del futuro.

Non hanno compiuto gesti straordinari, ma gesti di quotidiana responsabilità che hanno aperto la strada alla speranza». Il premio è andato a suor Maria Bianchetti, Abele Dell’Orto e Lorenzo Marazzi. Davvero singolare la storia di suor Maria, 61 anni originaria di Encantado in Brasile, molto conosciuta in città per il suo impegno nella mensa di via Tommaso Grossi e nell’ospice «La Sorgente» di via Torriani, dove ogni giorno porta conforto ai malati di Aids. A segnalarla per la benemerenza civica è stato un ragazzo albanese che, proprio grazie al suo aiuto, è riuscito a emanciparsi e trovare un lavoro, abbandonando per sempre la vita di strada fino a costruirsi una famiglia. «Come ama dire Papa Francesco e prima di lui il fondatore del nostro ordine, Don Guanella, non ho fatto altro che aiutare i miei fratelli della periferia del mondo – si è schernita suor Bianchetti, ricevendo la cittadinanza onoraria – Anche a Como c’è tanto da fare, ma con l’aiuto di Dio e di tante persone che ci danno una mano cerchiamo di portare un po’ di sollievo a chi ne ha bisogno».

A ricevere l’Abbondino d’Oro anche Abele Dell’Orto, 79 anni, docente per 35 anni di lettere, latino e greco al liceo Volta, di cui è stato anche vicepreside. Una vera e propria vocazione, il mestiere dell’insegnante, che il professor Dell’Orto ha proseguito per tutta la vita, nelle tante associazioni di volontariato di cui tuttora fa parte. Ultimo a salire sul palco allestito nel salone delle feste di Villa Olmo Lorenzo Marazzi, 85 anni, per anni impegnato anche nella vita pubblica (dal 1973 al 1981 è stato presidente dell’Azienda Comasca Trasporti), ma anche studioso e appassionato di storia locale, che ha saputo raccontare grazie ai numerosi libri pubblicato con la Fondazione della Famiglia Comasca.