FEDERICA PACELLA
Economia

Via alla stagione turistica: “Ma la tassa di soggiorno deve andare ai servizi”

L’imposta è stata adottata da una cinquantina di Comuni del Bresciano. Federalberghi: “Alcuni usano gli importi per sistemare il proprio bilancio”

Sold-out vicino per i paesi sul lago Brescia città è ai livelli dell’anno scorso: si attendono gli arrivi last minute

Sold-out vicino per i paesi sul lago Brescia città è ai livelli dell’anno scorso: si attendono gli arrivi last minute

Brescia – Gli alberghi non siano un “bancomat“ per i Comuni. Si può sintetizzare così la presa di posizione, anche nel Bresciano, di Federalberghi, sul fronte dell’imposta di soggiorno. Sono una cinquantina i Comuni bresciani che l’hanno adottata. Non tutti, però, la usano come da ratio della norma, reinvestendo i proventi per servizi per il turismo. “Dipende dai Comuni – ha affermato il presidente di Federalberghi Brescia, Alessandro Fantini – alcuni sono virtuosi e la usano per migliorare e sviluppare le competenze turistiche. Altri usano gli importi per sistemare i bilanci comunali”. Recentemente il vincolo di utilizzo dell’imposta, per sostenere le strutture ricettive, è stato esteso al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, come compensazione per i costi esterni creati dai turisti sui residenti. Nei giorni scorsi è stata paventata la possibilità per i Comuni di utilizzare l’imposta per finanziare le spese correnti.

“Quello che già alcuni fanno, in realtà. Noi siamo fortemente contrari, l’imposta deve essere legata alla ratio originaria per cui è nata. Noi, come albergatori, ci impegniamo già nel riscuotere la tassa, impiegando nostre risorse interne, anche economiche, per l’utilizzo e l’integrazione dei vari applicativi. Pensare di destinarla in spese che non riguardano la promozione turistica del territorio e delle strutture ricettive ci trova fortemente contrari, anche perché il nostro settore rappresenta sempre più un comparto fondamentale per l’economia e l’occupazione dei territori”. La Pasqua imminente e i ponti successivi saranno certamente un periodo buono per l’imposta, perché le previsioni sono molto positive. “Sui laghi il livello di prenotazioni per Pasqua è già buono, ci sono ancora alcune disponibilità dovute al fatto che molti arrivano a prenotare last-minute perché vogliono attendere fino alla fine le previsioni meteo”, commenta Fantini.

Sold-out vicino, invece, per quanto riguarda i ponti di primavera, soprattutto nell’alto lago di Garda, anche grazie allo sviluppo di servizi complementari all’offerta turistica legati soprattutto alle attività da svolgere all’aria aperta. Poco in montagna, con qualche eccezione ancora sul Tonale, ma la stagione invernale è stata ottima. “La città è in linea con il 2024. Dopo un inizio tranquillo siamo tornati ai livelli dell’anno scorso, comunque inferiori rispetto al 2023 in cui c’era l’influenza di Capitale Italiana della Cultura. Confidiamo, in ogni caso, nelle prenotazioni last-minute che contraddistinguono le prenotazioni culturali”.