CRISTIANA MARIANI
Cultura e Spettacoli

Gli Slings si raccontano fra trap e razzismo: “Anche in Prima Classe dubitano sempre di noi”

Il duo bresciano risponde agli attacchi: “Linguaggio violento nelle canzoni? Noi amiamo le donne, non ci sogneremmo di sminuirle”

Il duo trap degli Slings

Il duo trap degli Slings

Brescia, 26 luglio 2025 – Prince The Goat e Ibra The Boy, ovvero gli Slings. Una delle formazioni trap della nuova onda italiana che ha maggiormente gli occhi di fan e addetti ai lavori puntati addosso ha recentemente presentato il nuovo album ‘Too clean’. 

E' uscito il nuovo disco degli Slings
E' uscito il nuovo disco degli Slings

Ragazzi, ‘Too clean’ è stato un disco molto atteso. Perché?

"Perché fino ad ora l’attesa ha sempre ripagato. E il motivo è che ci prendiamo del tempo. Non è la prima volta in cui mettiamo una certa distanza temporale fra due album. Preferiamo la qualità alla frequenza di pubblicazione”.  seconda o terza volta che ci prendiamo un tempo lungo c’è qualità

Chi sono i vostri fan?

“Sono ragazzi a cui piace divertirsi, muoversi. Ragazzi che hanno gusti musicali internazionali”.

Quali sono le vostre influenze musicali?

“Abbiamo influenze internazionali. Siamo italiani di seconda generazione: ci siamo tanto africani quanto italiani, teniamo molto alle nostre radici. Ce le hanno lasciate i nostri genitori, certi concetti li esprimiamo in modo diverso dagli italiani e questo dipende anche dalla musica internazionale che ascoltiamo”.

Siete italiani a tutti gli effetti, ma qualche discriminazione per il colore della vostra pelle l’avete subita?

“Sì, da piccolo mi davano della scimmia e mi dicevano che dovevo mangiare banane, quindi per reazione non le mangiavo mai. Adesso ho scoperto che sono buone e fanno bene: le mangio tutti giorni alla faccia loro. Ci dicono spesso di tornare a casa nostra, ma casa nostra è nel Bresciano. Sui treni poi anche se abbiamo il biglietto di Prima Classe, il controllore arriva sempre prima da noi”.

Cosa vi portate dentro e in giro per l’Italia della vostra brescianità?

“Ci portiamo la genuinità. Crescere in una città non grande come è invece Milano ti fa badare meno all’apparenza e questo è un tratto che ci caratterizza”.

Quali sono gli artisti con i quali vi piacerebbe collaborare?

"Senza dubbio Marracash, lui è il king. Guardando all’estero, sicuramente Drake, Travis Scott e Kendrick Lamar”.

Il vostro brano che vi piace di più?

"Sono due: ‘Red Flag’ e ‘Sbalzi d’umore’.

La trap usa spesso un linguaggio violento e sessista, cosa rispondete a chi accusa i trapper di incitare all’odio contro le donne?

“Semplicemente di venire a vedere i nostri live e contare quante donne ci sono. Ci piacciono tanto e non le sminuiamo mai, contano i fatti e non le parole”.

Cosa augurate agli Slings?

“Di spaccare nei prossimi album ogni volta più dell’album precedente e meno di quello successivo”.

Quale è il comportamento più cringe che vedete fra i vostri colleghi?

"Gli atteggiamenti un po’ troppo forzati da gansta o le imitazioni del mondo americano. Questo è veramente imbarazzante”.