
Il cantautore bresciano Albe
Brescia, 18 luglio 2025 – Alberto La Malfa all’anagrafe, Albe sul palco. Sono passati tre anni dalla conclusione di Amici 21, talent show di Maria De Filippi che lo ha visto classificarsi al sesto posto, e oggi Albe, 26 anni, è cresciuto. E dopo ‘Cercapersone’, presenta il nuovo singolo ‘Con te non ci torno più’.
Le tue canzoni sono molto suonate e molto cantate. Non ti senti un po’ controcorrente rispetto al panorama musicale di oggi?
"Ho strizzato l’occhio al cantautorato perché è lo ascolto parecchio. Mi piace la musica suonata, il fatto che ascolto un brano e magari una frase mi faccia esclamare ‘Wow, cosa mi ha fatto scoprire’”. Cosa ascolti in particolare?
"Giorgio Poi, Fulminacci, De Andrè, alcuni artisti inglesi. Cerco sempre di alzare l’asticella”. La canzone che ti piace di più fra le tue?
"’Con te non ci torno più’, ha delle sonorità che non avevo mai sentito su di me. All’inizio non mi piaceva. La musica che mi piace adesso è la musica che non capisco, quella che mi richiede un po’ di impegno”.
Quella che ti ha fatto più soffrire scrivere?
"’Datti tempo’. Ho impiegato mesi a scriverla”. Cos’è per te la musica?
"È l’unica cosa che so fare in modo decente (ride, ndr) e che mi fa passare il tempo più velocemente quando la faccio”. Ad Amici sei stato molto criticato, come hai vissuto quei momenti?
"All’epoca le vivevo male, tanti mi paragonavano a Sangiovanni. Oggi farei un featuring con lui”.
L’aspetto più positivo di quell’esperienza?
"Ho capito il vero significato del mettere in impegno per un risultato. Non avevo mai provato a sacrificarmi per qualcosa davvero. Invece ad Amici l’ho fatto. Quando il mio posto era in bilico e stavo rischiando di uscire dal programma, mi sono chiuso in saletta e ho iniziato a studiare: mangiavo lì, dormivo lì, volevo dare il massimo per dimostrare di poter rimanere nel programma. E ci sono riuscito, arrivando sino alla finale”.
L’aspetto più difficile da affrontare?
"Sei talmente esposto che se non sei maturo abbastanza per vivere quella situazione, la gente continua a credere che tu sia quello immaturo”.
Stai portando la tua musica in giro per l’Italia, cosa porti invece della tua “brescianità”?
"Il modo sfacciato in cui parlo, per sciogliere anche un po’ le tensioni. Mi diverto ad essere senza filtri”.
C’è qualche artista con cui sogni di collaborare?
“Oasis e Strokes fra gli stranieri. Nel panorama italiano, senza dubbio Angelina Mango, Anna Castiglia, che mi sta piacendo tantissimo, Fulminacci e Tricarico, perché è molto particolare”. Cosa auguri a questa tua nuova musica?
"Che venga ascoltata e che venga percepito e capito il messaggio: voler cambiare, voler diventare una versione 2.0 di me”.