
Inconfondibile il paesaggio che fa da sfondo alla bravata Il temerario si sdraia nel momento in cui il treno passa sotto un piccolo ponte Almeno due gli autori dell’impresa sicuramente scesi a Marone
MARONE – Sono saliti sul tetto di un treno in corsa in direzione Valle Camonica cimentandosi in quella che per loro è un’impresa temeraria, ma che in realtà è un gioco pericoloso, che, oltre a far loro rischiare la vita, potrebbe costare caro in termini economici dato che potrebbero prendere una multa salatissima. La Polizia Ferroviaria e la Postale di Brescia sono sulle tracce di uno o più ragazzi che hanno postato su Instagram un video mentre praticano il “train surfing”: la rischiosa pratica di viaggiare aggrappati ai treni in corsa.
Le immagini, riprese sul tetto di un convoglio della linea Brescia-Iseo-Edolo, tra Sale Marasino e Marone, stanno facendo il giro del web, scatenando allarme e indignazione. Il panorama che si vede è quello del territorio comunale di Sale Marasino, con alcune strade che salgono verso le località in collina e sulla sinistra Monte Isola, che chi ha filmato ha voluto riprendere di modo da rendere riconoscibile l’area dove ha filmato. Si vede anche un ponte sotto cui il treno passa sempre con chi si trova sul tetto intento a filmare e farsi filmare, senza paura per la propria incolumità e nemmeno senza paura di cadere e provocare un incidente ancora più grave.
Il “train surfing” è una sfida estrema, diffusasi tra i giovani di tutto il mondo, che consiste nel salire su treni in movimento restando all’esterno: aggrappati alle fiancate, in equilibrio sui tetti o addirittura sospesi tra un vagone e l’altro. Un gioco che ha già fatto vittime. In passato, diversi ragazzi hanno perso la vita cadendo o colpiti da ostacoli fissi, come tunnel e cavi elettrici. Eppure, nonostante i pericoli, il fenomeno continua a mietere adepti, spinti dalla ricerca di like e adrenalina.
Quello che emerge dal video è agghiacciante e dimostra che in azione ci sono almeno due persone: un ragazzo e chi lo riprende, entrambi in bilico sul tetto del treno mentre sfreccia lungo i binari che in quel punto corrono paralleli al lago d’Iseo. I commenti lasciati sotto il post rivelano che non si tratterebbe della loro prima “impresa”. Gli investigatori stanno setacciando il web e analizzando le telecamere di sorveglianza installate su treni e stazioni. L’obiettivo è identificare i responsabili, che potrebbero andare incontro a sanzioni pesantissime. Da capire è pure dove e come i ragazzi siano saliti sul tetto del treno. Di certo sono scesi a Marone, perché dopo quella stazione la ferrovia è interdetta al transito a causa di una serie di lavori effettuati in previsione dell’entrata in servizio dei convogli a idrogeno. In Italia, attualmente, non esiste una legge specifica contro il “train surfing”: un’attività fino a poco fa quasi sconosciuta nel Paese.