
"Opere che documentano il presente, perché solo comprendendo ciò che ci circonda possiamo iniziare a immaginare e a rendere...
"Opere che documentano il presente, perché solo comprendendo ciò che ci circonda possiamo iniziare a immaginare e a rendere possibile ciò che verrà". Così Matteo Delai presenta il Desenzano Film Festival, in qualità di direttore artistico. La settima edizione della Mostra internazionale di cinema breve torna sino al 28 settembre sui lidi della capitale del Garda, in una extended version mai così ampia. Non solo proiezioni ma mostre, laboratori, masterclass, aperitivi e grandi feste, dibattiti e un omaggio, a pochi mesi dalla scomparsa, a David Lynch a cui quest’anno spetta la sezione Fuori concorso.
Tra i più 1.500 cortometraggi presentati in pre-selezione, arrivati da tutto il mondo, ne sono stati selezionati 22, da 19 Paesi diversi tra cui Italia (3 corti), Portogallo (2), Algeria, Congo, Estonia, Filippine, Francia, Germania, Israele, Libano, San Marino, Spagna e Svezia, con coproduzioni Italia-Giappone, Italia-Stati Uniti, Italia-Olanda, Cina-Stati Uniti, Colombia-Messico-Stati Uniti. "Speriamo che questi film generino domande, come è accaduto a noi – conclude Delai –. Che lascino segni e che tornino alla memoria nei momenti inattesi, come chiavistelli per interpretare il presente".
La Galleria civica G.B. Bosio da venerdì 19 settembre accoglierà la mostra di Cinema sperimentale, con 8 cortometraggi in proiezione costante: vernissage dalle 17 alle 21, dj set di Sayonara dalle 18.30, l’esposizione sarà poi aperta al pubblico da sabato 20 a domenica 28 settembre dalle 10 alle 19.30, ingresso libero. Sabato 27 e domenica 28 il Desenzano Film Festival torna alle sue origini, al Teatro Alberti. Qui andranno in onda le proiezioni dei corti in gara (in 4 blocchi, alle 15.30 e alle 18 sia sabato che domenica) fino al gran finale di domenica con le premiazioni.