FEDERICA PACELLA
Cronaca

Terre rare. Il recupero fa riflettere

"L’attenzione al progetto di recupero di terre rare da smartphone e tablet non sia solo una meteora". L’appello è dell’associazione...

"L’attenzione al progetto di recupero di terre rare da smartphone e tablet non sia solo una meteora". L’appello è dell’associazione...

"L’attenzione al progetto di recupero di terre rare da smartphone e tablet non sia solo una meteora". L’appello è dell’associazione...

L’attenzione al progetto di recupero di terre rare da smartphone e tablet non sia solo una meteora. L’appello è dell’associazione 5R Zero Sprechi, attraverso il vicepresidente e fondatore Marco Migliorati (nella foto) che dal 2022 ha portato sul territorio il recupero di materiali preziosi, le terre rare (per cui si potrebbero riaprire delle miniere anche nel Bresciano) dai dispositivi non riparabili, cellulari e tablet, donati e consegnati nei punti raccolta.

"Questo percorso – spiega Migliorati – ha uno scopo che va oltre al semplice recupero di materiali, ha un fine sociale più alto: dare riparo e istruzione ai bambini e alle bambine senza genitori in Tanzania, grazie all’iniziativa avviata da Jane Goodall in Italia, con cui la 5R Zero Sprechi collabora".

A livello territoriale, sono state avviate collaborazioni con istituti scolastici dove è stato installato un desk di raccolta, con l’intento di offrire spunti di riflessione ai giovani sull’abuso di acquisto di dispositivi elettronici e sul materiale che, recuperato, permette di contrastare l’estrazione, sinonimo di lavoro minorile.

"Senza un percorso educativo questo progetto è zoppo. Ci appelliamo quindi a chi ha aderito, soprattutto istituzioni, affinché tenga alto il senso di questa campagna sia nel promuoverla nel proprio Comune sia per affrontare con gli studenti questo tema. Jane Goodall Italia ha dato disponibilità agli istituti scolastici per creare momenti di confronto anche online, invito caduto nel vuoto per la maggior parte dei casi. Speriamo nel prossimo anno".

L’appello è, quindi, a non limitarsi alla cerimonia di inaugurazione dei raccoglitori. "Ragionare su come e perché gli smartphone arrivino nelle nostre mani deve essere il primo passo: la scuola, luogo preposto per questa missione, può far da ponte tra teoria e azione".

F.P.