Omicidio-suicidio di Lonato: Cristian Catalano visto in un bar quando Shaui Li era già morta

Un testimone avrebbe riconosciuto l’uomo in un locale di Desenzano: a questo punto il 49enne potrebbe essersi ucciso una volta rientrato a casa, non riuscendo a reggere il rimorso per quanto accaduto

I rilievi nella casa dell'omicidio; nel tondo, Cristian Catalano

I rilievi nella casa dell'omicidio; nel tondo, Cristian Catalano

Lonato, 11 aprile 2024 – Emergono nuovi dettagli della misteriosa, macabra vicenda del presunto omicidio-suicidio di Lonato del Garda dove mercoledì scorso, in un appartamento nelle campagne a ridosso del santuario della Madonna della Scoperta, sono stati trovati morti Cristian Catalano, 49 anni, il proprietario dell’abitazione, e Shaui Li, 45enne massaggiatrice cinese. Lei aveva le vene dei polsi tagliati. Lui uno squarcio alla gola. Sono morti dissanguati.

Stando agli inquirenti Catalano avrebbe ucciso la donna con cui aveva instaurato di recente una frequentazione e poi avrebbe infierito su se stesso, e il dramma risalirebbe alla notte tra il lunedì di Pasquetta e il martedì seguente.

Ora però è spuntato un testimone secondo il quale l’operaio martedì era ancora vivo: Catalano sarebbe infatti stato visto in un bar di Desenzano del Garda. Una barista l’ha riconosciuto, e ha riferito la circostanza a chi indaga. Se riscontrato, il particolare renderebbe ancora più inquietante la dinamica del dramma, consumato a questo punto in due atti.

Prima è stato compiuto il femminicidio, allo stato ancora senza alcun movente, di Shaui Li, la notte tra l’ 1 e il 2 aprile, è l’ipotesi della procura. Poi, a distanza di molte ore, martedì, Catalano l’avrebbe fatta finita, forse non reggendo il peso dell’orrore da lui provocato. Avrebbe provato a lavar via le tracce di sangue - senza riuscirci granché, visto che tutte le stanze e la doccia sono state trovate imbrattate -, e tra un atto e l’altro della sequenza mortale, avrebbe pure trovato il tempo di recarsi al bar, mentre a letto in casa sua giaceva l’amica dissanguata.

L’autopsia ha accertato che a causare la morte della 45enne, in Italia da poco, un impiego in un centro massaggi gestito da connazionali a Rivoltella del Garda dietro cui si sospetta ci sia un giro di prostituzione, siano stati i tagli ai polsi. Catalano, invece, operaio in un’azienda di manutenzione strade di Padenghe, passione per il body building, una ex moglie e una figlia in Brasile, sarebbe morto per il taglio al collo, inferto al culmine di svariati tentativi poco convinti. Sui corpi - entrambi erano senza vestiti - non sono emersi altri segni di violenza. Shaui Li non avrebbe nemmeno provato a difendersi. L’attenzione dei carabinieri e del pm Alessio Bernardi adesso si concentra sui telefoni.