Omicidio-suicidio di Lonato, le prime verità dall’autopsia: nessuna gravidanza. Si scava nella vita delle vittime

Avvalorata la pista del femminicidio, poi l’operaio si è tolto la vita. Indagini anche su un giro di prostituzione

Cristian Catalano, 49 anni

Cristian Catalano, 49 anni

Lonato (Brescia) – L’autopsia ha smentito il sospetto che fosse incinta la 45enne trovata senza vita a casa dell’uomo che frequentava, Cristian Catalano, 49 anni, morto a sua volta. E ha corroborato l’ipotesi iniziale che a infierire sul corpo di lei, tagliandole i polsi, e su sé stesso, procurandosi uno squarcio letale alla gola, sia stato proprio Catalano.

L’esame non ha offerto indicazioni risolutive del mistero del presunto omicidio-suicidio di Lonato dove, in un appartamento nelle campagne vicine al santuario Madonna della Scoperta, si è consumato il doppio dramma. Catalano, operaio di 49 anni in un’azienda di manutenzione strade di Padenghe, e Shaui Li, 45 anni, della Cina, nessun permesso di soggiorno, massaggiatrice in un centro di Rivoltella del Garda, la notte tra il lunedì di Pasquetta e il martedì seguente sono morti dissanguati. La donna per le ferite ai polsi, inferte quando era viva, l’uomo per i tagli al collo e al polso destro. Entrambi sono stati trovati senza vestiti. Lei a letto, lui riverso in bagno.

La scena del crimine, movimentata da sangue in tutte le stanze dell’appartamento, continua a sollevare perplessità tra inquirenti e investigatori. L’autopsia però avvalora l’ipotesi del femminicidio compiuto dall’operaio che poi l’avrebbe fatta finita. I colpi di lama alla gola dell’uomo sono poco decisi, e più d’uno: compatibili con dei tentativi di uccidersi. I carabinieri e il pm Alessio Bernardi scavano nella vita dei due.

Lui, dopo un decennio in Brasile dove ha una ex moglie e una figlia di 11 anni, circa un anno fa era tornato in Italia e si era stabilito a Lonato. Aveva trovato lavoro e, appassionato di body building, in un centro massaggi aveva conosciuto Shaui Li, a sua volta da poco in Italia. I parenti della donna, sentiti dal pm, avrebbero ammesso che la 45enne non facesse solo la massaggiatrice ma sesso a pagamento. Si indaga anche su un presunto giro di prostituzione. E ancora, le ecografie addominali - prive di referto medico - nella sua borsetta non andrebbero interpretate in chiave gravidanza. Si attendono, invece, gli esami tossicologici.