La battaglia di Monte Isola: la perla dell’Iseo reclama i diritti (e i finanziamenti) delle isole di mare

Nel 2016 il gioiello del lago fu equiparato agli arcipelaghi marittimi. Casa Italia lo dimentica

montisola (bs) lago d'iseo tramonto.ph fotolive filippo venezia

montisola (bs) lago d'iseo tramonto.ph fotolive filippo venezia

MONTE ISOLA (Brescia) – Come Davide contro Golia. Così si sente Fiorello Turla, sindaco di Monte Isola, ora che ha vinto il primo round di una battaglia contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Casa Italia per le Politiche del Mare e la protezione Civile. "Non voglio farmi illusioni per il momento perché la strada è ancora tortuosa, ma incassiamo questa prima vittoria".

Turla è sicuro, del resto, di avere la legge dalla sua parte. La vicenda si articola, con una certa complessità, tra norme e bandi, ma di fatto il nocciolo è semplice: Monte Isola vuole che le sia riconosciuta la stessa dignità delle altre isole minori (marittime), per accedere a fondi che, altrimenti, le sarebbero preclusi. Il sindaco è un fiume in piena. "Un emendamento alla legge finanziaria del 2016, nell’allegato A, ci ha riconosciuti a tutti gli effetti come isola minore lacustre, con pieno diritto ad accedere al Fondo di Sviluppo delle Isole Minori che, fino a quel momento, erano ad appannaggio solamente delle 35 isole minori marittime italiane, come Tremiti, Egadi, Eolie, Pelagie, Sulcitane, Partenopee, Toscane, le isole del Mar Ligure e del Nord della Sardegna, Pantelleria, Ustica, Salina e l’Arcipelago Porto Venere".

Il confronto con altre isole di mare
Il confronto con altre isole di mare

Il 2016 è stato un anno benedetto per la piccola isola del Sebino. Da sempre perla del lago d’Iseo, nota per essere la più grande isola lacustre abitata d’Europa, in quell’anno Monte Isola è stata definitivamente consacrata come meta turistica a livello mondiale grazie a The Floating Piers, l’installaszione di land art di Christo e Jeanne Claude che, con una serie di pontili galleggianti, univano Sulzano, Monte Isola e isola di San Paolo.

Ciliegina sulla torta, anche il riconoscimento come isola minore lacustre, prima in Italia, equiparata a quelle marittime. "Siamo sempre stati un fiore all’occhiello non solo per il turismo bresciano, ma per quello di tutta la Lombardia – sottolinea Turla -. Ovviamente dopo Christo siamo diventati una locomotiva, qui arrivano più di 400mila turisti durante l’anno". Peccato, però, che lo scorso gennaio nell’avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali (da ammettere a successiva procedura di valutazione) finalizzata al finanziamento di prevenzione del rischio sismico su edifici e infrastrutture pubblici insistenti sul territorio delle “isole minori”, Monte Isola sia scomparsa.

Se ne sono accorti i funzionari del Comune, che hanno intercettato l’avviso pubblicato sul sito internet del dipartimento Casa Italia e comunicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 gennaio 2024, con termine per la presentazione delle proposte fissato al 29 febbraio. "L’avviso, pur essendo rivolto alle isole minori, consentiva la partecipazione alle sole isole marittime, con la conseguenza che Monte Isola, unico territorio lacustre di tutto l’elenco, era destinataria di una preclusione che non trova giustificazione nell’attuale assetto normativo". Possibile che il dipartimento si sia dimenticato? "No, è stata una presa di posizione, praticamente hanno diviso mare e acqua dolce, andando contro la legge. Abbiamo invano tentato un’interlocuzione con il Dipartimento, per ottenere la rettifica dell’avviso pubblico. Alla fine, abbiamo provveduto a impugnarlo al Tar Lazio, perché venisse rimossa quella che riteniamo essere un’esclusione arbitraria, non fosse altro che, nel 2021, eravamo stati inclusi e avevamo ottenuto un finanziamento di oltre 1,2 milioni".

Per ora il Tar del Lazio ha accolto l’istanza cautelare, ammettendo con riserva Monte Isola al bando, mentre l’udienza per la trattazione del merito è fissata per il 3 maggio. Intanto, il Comune ha 30 giorni per presentare i progetti di prevenzione del rischio sismico per scuole, sede municipale e muri a lago da Peschiera fino al porto commerciale per un valore di 8 milioni di euro. "Fondi che potrebbero essere coperti dal bando, da cui siamo stati ingiustamente esclusi. Chiediamo dignità per il nostro meraviglioso territorio".