Brescia, Manuela Bailo uccisa dall'amante. Lui: "L'ho spinta ed è caduta"/ VIDEO

Pasini ribadisce la sua versione dei fatti durante l'interrogatorio di convalida del fermo, ma dall'autopsia risulta che la 35enne è morta per soffocamento

Rilievi della Scientifica nella casa di Ospitaletto, luogo dove è morta Manuela

Rilievi della Scientifica nella casa di Ospitaletto, luogo dove è morta Manuela

Brescia, 23 agosto 2018 - "L'ho spinta ed è caduta dalle scale, ma non volevo ucciderla". Queste le parole di Fabrizio Pasini dal carcere di Brescia nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo, ribandendo la sua versione dei fatti sull' omicidio di Manuela Bailo, 35 anni, la sua amante.

L'autopsia sul corpo di Manuela Bailo ha evidenziato una frattura composta al cranio che non sarebbe però stata determinante a provocare il decesso. La donna sarebbe morta per soffocamento ma non è chiaro se in conseguenza ad un'emorragia interna o se perché strangolata.  Pasini, 48 anni sindacalista Uil, ha ricostruito la nottata di sabato 28 luglio quando è avvenuto il delitto attorno alle cinque del mattino. "Abbiamo litigato per un tatuaggio", ha confermato l'uomo spiegando che la ragazza si sarebbe arrabbiata scoprendo che lui aveva fatto un tatuaggio che avrebbero invece dovuto fare insieme.

Nel frattempo da questa mattina è in corso ad Ospitaletto, nel Bresciano, nell'abitazione dei genitori dell'assassino dove è avvenuto l'omicidio, un sopralluogo della Scientifica dei carabinieri per ricostruire attraverso l'esame del luminol la dinamica di quanto accaduto.