MILLA PRANDELLI
Cronaca

Lavori di ristrutturazione finiti. Torna in acqua la Motonave Iseo

Dalla fine dell’estate la Motonave Iseo, il battello più vecchio della flotta di Navigazione Lago d’Iseo, datato 1905, tornerà in...

Il battello datato 1905 fu mitragliato dagli Alleati nel 1944 Fino a poco tempo fa alcune “toppe“ coprivano i fori dei proiettili

Il battello datato 1905 fu mitragliato dagli Alleati nel 1944 Fino a poco tempo fa alcune “toppe“ coprivano i fori dei proiettili

Dalla fine dell’estate la Motonave Iseo, il battello più vecchio della flotta di Navigazione Lago d’Iseo, datato 1905, tornerà in servizio e sarà a disposizione dei passeggeri, dopo il restauro effettuato nei mesi scorsi. Mitragliata dagli Alleati durante la guerra, è tornata in acqua. I turisti potranno apprezzare le novità introdotte grazie al completo rifacimento degli interni e a alcuni allestimenti che richiamano al vecchio piroscafo, dove c’erano ancora le toppe a chiudere i fori dei proiettili nel 1944. Lo scafo è stato rifatto mantenendo la sua linea tradizionale, mentre la prua è stata modificata e la propulsione è rimasta tradizionale. La motonave naviga ormai da oltre 110 anni e rappresenta una tappa importante per la modernizzazione dei trasporti sul lago d’Iseo. La sua costruzione fu progettata nel 1889 dalla Società Nazionale Ferrovie e Tranvie e costruita nei cantieri di Sampierdarena. All’inizio era un piroscafo a elica e aveva un motore da 134 cavalli. Si è fermata, oltre che per i restauri, il 5 novembre 1944 quando è stata mitragliata. Si trovava a 300 metri dal porto di Siviano. Il bilancio fu di 42 morti e 33 feriti.

Durante un controllo di routine effettuato qualche tempo fa, la Navigazione Lago d’Iseo ha scoperto alcuni problemi e deciso di intervenire, avviando un piano di manutenzione straordinaria con un investimento di un milione e 800mila euro, coperto con un finanziamento della Regione e in parte da risorse proprie della società che gestisce il trasporto sul lago d’Iseo. I lavori sono stati fatti dai tecnici della Casa del Motore di La Spezia.

Milla Prandelli