Annullato il decreto di latitanza per Lanfranco Cirillo, l’architetto di Putin

Accolta l’istanza dell’avvocato difensore: la sua residenza a Mosca è cosa nota. Il professionista è sotto processo a Brescia per frode fiscale

Lanfranco Cirillo, il 64enne 'architetto di Putin'

Lanfranco Cirillo, il 64enne 'architetto di Putin'

Brescia – Lanfranco Cirillo , il 64enne ‘architetto di Putin’ a processo per una presunta frode fiscale da 50 milioni - è accusato di esterovestizione e riciclaggio, ed è destinatario di un mandato di arresto internazionale mai eseguito - non è più latitante.

Lo hanno deciso ieri i giudici -presidente, Luca Tringali - accogliendo l’istanza di annullamento del decreto avanzata in apertura di dibattimento dal difensore Stefano Lojacono. L’avvocato sosteneva che l’atto fosse stato emesso senza presupposti, dal momento che sarebbe notoria la residenza dell’archistar a Mosca. Gli investigatori a suo dire si sarebbero limitati a cercarlo solo in Italia. E il Tribunale, sulla scorta di una pronuncia della Cassazione, gli ha dato ragione.

Ieri l’udienza si è poi incagliata in una seconda questione preliminare riproposta dalla difesa, quella della sospensione del giudizio per legittimo impedimento dell’imputato a comparire. Cittadino russo dal 2014, Cirillo lo scorso 23 maggio avrebbe infatti provato a rientrare in Italia per presentarsi in aula. Voleva imbarcarsi su un volo per Istanbul (e meta finale Malpensa) ma, sprovvisto di passaporto russo (il documento gli era stato ritirato dalle autorità in seguito al mandato di arresto) è stato bloccato in frontiera, e trattenuto per 13 ore.

Per il difensore la disavventura costituiva una causa ostativa a presenziare a processo. Dopo oltre 4 ore di camera di consiglio il collegio ha invece respinto la questione ritenendola infondata. Il legittimo impedimento per la giurisprudenza si fonda sull’assoluta impossibilità a comparire, è stato detto in sintesi, ma nel caso specifico non vi sarebbe prova che all’architetto sia stato negato l’imbarco perché il passaporto italiano non è stato ritenuto idoneo. In ogni caso Cirillo per aggirare l’ostacolo avrebbe potuto organizzarsi chiedendo per tempo un pass temporaneo, oppure interloquendo con il pm.