
Il corteo tra le piazze Loggia, Vittoria e Duomo con una grande partecipazione del mondo della scuola In 10mila hanno manifestato per la Palestina libera
Tre piazze, Loggia, Vittoria e Duomo, e 10mila partecipanti, secondo gli organizzatori, che hanno manifestato per la Palestina libera. Per la questura la metà, ma sarebbero comunque numeri altissimi, considerando il maltempo e che lo sciopero generale era stato indetto solo da una sigla sindacale, l’Usb, con l’adesione di Adl Cobas, Cub, Cobas Lavoro Privato. Altissima la partecipazione del mondo della scuola e forse non è un caso, visto che qui è nato il Coordinamento bresciano contro la guerra per la pace e il disarmo, che ha messo in rete 4mila docenti in tutta Italia. "Il gruppo originario è bresciano – spiega una delle referenti, Sara Girelli Carasi –. In provincia abbiamo 1.500 docenti che aderiscono attivamente".
Luogo di ritrovo alle 9 il porticato della Loggia che ha accolto centinaia di giovani, famiglie, insegnanti, scesi in piazza per chiedere che il Governo riconosca lo Stato di Palestina, come Regno Unito e Australia. Il corteo è poi partito verso piazza Vittoria, al grido di “Stop al genocidio. Rompere con Israele“. Un gruppo di studenti è sceso alla fermata della metro, sull’onda della mobilitazione Blocchiamo tutto, e ha interrotto il servizio per 20 minuti.
Serata di forte tensione con il corteo del Coordinamento Palestina di Brescia. Il presidio sotto la Prefettura è diventato un corteo, di nuovo con migliaia di persone: 10mila secondo gli organizzatori, 5mila per la Questura, come al mattino. La tensione si è tradotta in scontri all’altezza della stazione. Al microfono, gli organizzatori hanno invitato i partecipanti a non dirigersi verso i treni, ma un gruppo si è staccato lanciando oggetti verso gli agenti, che hanno reagito usando manganelli e lacrimogeni.