Bovegno, il runner Fabio Ferrari ancora non si trova. Era andato a correre da solo per sentieri

Soccorso alpino in campo da domenica sera per cercare il 55enne di Provaglio d’Iseo, escursionista e sportivo della Atletica Franciacorta Oxyburn

Fabio Ferrari manca da casa da domenica 28 gennaio

Fabio Ferrari manca da casa da domenica 28 gennaio

Provaglio d’Iseo (Brescia) – C’è angoscia e preoccupazione, a Provaglio d’Iseo, per la scomparsa di Fabio Ferrari, 55 anni, di cui da domenica non si hanno più notizie. Sportivo, escursionista e runner, l’uomo è uscito domenica mattina per una corsa. Ha raggiunto in auto Graticella, frazione di Bovegno, e da lì è partito da solo per una corsa in solitaria lungo i sentieri. 

Quando però non è rientrato a casa, la moglie si è allarmata, tanto più che non riusciva nemmeno a raggiungerlo al telefono. Sono stati allertati i soccorsi. In campo sono scesi i tecnici della V Delegazione Bresciana. Dopo la richiesta d’intervento sono partite le operazioni, nelle zone primarie. Con il Cnsas, Stazione di Valtrompia, stanno operando il Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza, i Vigili del fuoco, i Carabinieri. 

Un appello è stato lanciato anche dalla società Atletica Franciacorta Oxyburn, per cui Ferrari corre abitualmente. “Ragazzi da ieri Fabio non rientra a casa e non si hanno più sue notizie! È partito per una uscita di corsa da Graticella frazione di Bovegno, qualcuno lo ha per caso sentito, incontrato o avuto modo di sapere il suo giro? Ogni informazione è importante! In caso contattatemi in privato grazie e fate girare!”.

Due vittime e un disperso in pochi giorni

Peraltro si tratta della terza persona in pochi giorni dispersa in montagna in zona. Domenica scorsa, infatti, è stata una giornata drammatica sulle montagne bresciane: in Valcamonica e in Valtrompia si sono verificati due incidenti mortali. Un escursionista, poco dopo l’ora di pranzo, è precipitato mentre scendeva dal versante bresciano del Cimon della Bagozza, nel territorio di Lozio in Valcamonica. Secondo una prima ricostruzione l’escursionista avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe scivolato e precipitato nel vuoto, perdendo la vita all’istante. La vittima è un bresciano di 55 anni, residente a Bagnolo Mella, che stava scendendo lungo il canale Lupo in compagnia di un altro escursionista. I due avevano intrapreso il percorso ieri mattina partendo dal Passo del Vivione con l’intenzione di raggiungere il rifugio del Cimone della Bagazzo. L’incidente mortale si è verificato durante la fase di discesa.

Poco dopo le 16, si è verificata la seconda disgrazia, questa volta sulle montagne sopra Collio, in Valtrompia. Anche in questo caso, la vittima è bresciana: si tratta di Sergio Bologna di 44 anni di Bovezzo. L’uomo, apparentemente stava passeggiando lungo la strada che dal passo del Maniva conduce verso il Baremone e la Valsabbia con la sua famiglia, all’incirca all’altezza di Cima Caldoline quando è improvvisamente scivolato. È morto subito dopo la caduta.