Brescia, manifesti contro “l’educazione gender” nelle scuole. Come sono e chi li ha affissi

I cartelloni sono comparsi sui muri della città della Leonessa nelle ultime ore. I movimenti arcobaleno sarebbero pronti a chiederne le rimozione

Brescia, 3 gennaio 2023 – Una campagna di affissioni contro l’introduzione di tematiche legate al genere e alla fluidità nelle scuole. A firmarla, almeno a leggere la sigla in calce ai manifesti comparsi nella città della Leonessa, è il movimento Pro Vita & Famiglia. 

Massimo Gandolfini; a destra, un dettaglio dei manifesti comparsi a Brescia
Massimo Gandolfini; a destra, un dettaglio dei manifesti comparsi a Brescia

Sui cartelloni campeggia lo slogan "Basta confondere l'identità sessuale dei bambini nelle scuole". Il testo è accompagnato dalle immagini delle gambe di un bambino con un grembiule arcobaleno e che su un piede indossa un anfibio e sull'altro una scarpa con il tacco. Sotto attacco è anche la possibilità, prevista già in alcuni istituti italiani, di garantire la possibilità della “carriera alias” agli studenti che ne fanno richiesta.

I cartelloni sono destinati a generare polemiche politiche. I movimenti arcobaleno sarebbero pronti a chiederne la rimozione. Brescia è la città di Massimo Gandolfini, presidente del Family Day, associazione organizzatrice di diverse manifestazioni a difesa della famiglia trafizionale (formata da madre, padre e figli) e da una presunta “deriva antropologica” – parole loro – che starebbe “penetrando” nelle scuole.