Brescia, 3 gennaio 2024 – Un’altra figura storica dell’imprenditoria lombarda se n’è andata. Se ieri è stata Varese a piangere la scomparsa di Rosita Missoni, oggi è Brescia a essere in lutto per la morte di Giorgio Gandola, tra i fondatori assieme al padre nel 1964 dell’omonima impresa – presente con due stabilimenti a Ponte San Marco e Rudiano – diventata un colosso del settore dolciario capace di generare 50 milioni di euro di fatturato all’anno. Gandola aveva 83 anni. Ad annunciarne il decesso è stata la famiglia, in particolare la sorella Claudia, i nipoti Biancamaria, Aldo e Guido da sempre al suo fianco.
Una storia di successo
La Gandola ha davvero fatto la storia in Italia, a partire dagli anni del Boom economico e nei decenni successivi con i suoi prodotti come biscotti, creme spalmabili, “cremini” – famosi quelli bicolori –, cioccolato e anche la linea Bio e salutistica. La storia dell’azienda è una di quelle da “manuale”, una realtà nata in piccolo negli anni Sessanta e che si è fatta grande con il lavoro, la dedizione dei suoi dipendenti e dei suoi vertici. Alle origini c’è il capostipite Aldo, che viene quasi subito affiancato dal figlio Giorgio. Il cioccolato in tutte le sue versioni diventa il core business, ma negli anni successivi ci si apre anche ad altri comparti. Nel 1978 la Gandola acquisisce a Rudiano, sempre in provincia di Brescia, un biscottificio che, con il nome di Gandola Biscotti, si specializza nel mercato dei frollini tradizionali, dei prodotti biologici e salutistici.
Il funerale
La salma di Giorgio Gandola si trova ora alla Domus Salutis di Brescia (via Lazzaretto 3), dov’è stata allestita la camera ardente. I funerali saranno celebrati domani, sabato 4 gennaio, alle 10 nella chiesa parrocchiale di Ponte San Marco di Calcinato. Dopo il rito, le esequie di Giorgio Gandola saranno tumulate nel cimitero di San Bartolomeo a Brescia.