
Fotogramma di Giacomo Bozzoli nell'hotel di Marbella, in Spagna. A destra, la Maserati Levante
Brescia – La Maserati Levante di Giacomo Bozzoli è stata ritrovata martedì 22 luglio intorno alle 19 dalla polizia spagnola. Era posteggiata in una via secondaria di Marbella. Gli inquirenti di Brescia, che hanno in capo un'inchiesta per accertare eventuali complici nella latitanza dell'ergastolano, non intendono al momento far rimpatriare la vettura, passaggio che avverrebbe a spese dello Stato italiano.
Chi indaga ha chiesto alle autorità spagnole di tenere in custodia il mezzo in vista di una perquisizione. Serve anche recuperare le chiavi del Suv, che Bozzoli non aveva con sé. I carabinieri cercheranno una copia tramite la compagna e contattando la casa madre.
Bozzoli era a Marbella per trascorrere alcuni giorni di vacanza con la compagna e il figlio prima di svanire nel nulla l'1 luglio in seguito al pronunciamento della Cassazione che lo ha condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, gettato nel forno della fonderia di famiglia l'8 ottobre 2015. Bozzoli è stato arrestato l’11 luglio nella sua villa sul lago di Garda, dopo essere rientrato in Italia probabilmente con un’auto a noleggio.
Al momento del blitz dei carabinieri Bozzoli venne trovato sotto il letto della villa. Con s’è aveva 50mila euro in contanti custoditi in un borsello: inizialmente si era fatta l’ipotesi che i soldi provenissero dalla vendita del Suv in Spagna, ma il ritrovamento della Maserati ora fa cadere questa opzione. Bozzoli è rinchiuso in una cella del carcere di Bollate, dove ha potuto vedere il figlio nel giorno del suo compleanno. La difesa del condannato all’ergastolo punta sulla testimonianza di una rappresentante d’impresa austriaca per ottenere la revisione del processo.