B.RAS.
Cronaca

Serle, bambina scomparsa: ancora nessuna traccia di Iushra. Il padre: "Indagate"

L’uomo ha perso la speranza che la figlia possa essere lassù. Piuttosto teme, lo ha ripetuto più volte, che qualcuno l’abbia portata via con sé

La piccola Iushra

Serle (Brescia), 29 settembre 2018 - Niente da fare. Anche il secondo giorno di nuove ricerche straordinarie di Iushra Gazi, l’11enne autistica di cui non si hanno notizie del 19 luglio quando si era persa a Cariadeghe durante una gita con altri ragazzini e gli educatori della Fobap Anffas, è andato a vuoto. Ieri a Serle, nell’area in cui si concentra la seconda tranche di ispezioni massicce, nel fitto e impervio bosco a un’ora di cammino dall’altipiano, è tornato il padre della bimba del Bangladesh. Mohammed Liton è stato tutto il giorno al campo base: «Ringrazio tutti per questo grande sforzo», ha detto Gazi, che già a luglio era stato ospite fisso a Cariadeghe per 10 giorni.

L’uomo ha perso la speranza che Iushra possa essere lassù. Piuttosto teme, lo ha ripetuto più volte, che qualcuno l’abbia portata via con sé. «Indagate» è il suo refrain. Le perlustrazioni, con un contingente di circa ottanta uomini – Vigili del fuoco, Protezione civile, carabinieri, Soccorso alpino e speleologi, supportati da un drone – hanno setacciato anche ieri i 70 ettari di bosco posti come traguardo quotidiano all’interno di un comprensorio di 700 ettari tra la frazione Castello, località Calamor, e le cave di Botticino definito dalla prefettura. I dintorni del luogo in cui Enrico Ragnoli, un 30enne serlese, il giorno dopo la scomparsa della piccola aveva raccontato di averla incrociata «seduta su una panchina a