
Le ricerche dell'escursionista tedesco si concentrato nell'area di Cima Meghè
Anfo (Brescia), 5 giugno 2025 – È stato ritrovato il corpo senza vita del turista tedesco di cui si erano prese le tracce dalla serata di ieri. Il cadavere è stato trovato, poco prima delle 11, in un canalone nella zona attorno a Cima Meghè, nel territorio di Anfo, non distante dal confine con la provincia di Trento.
Una nuova tragedia si consuma sulle montagne bresciane dopo la scomparsa, un paio di giorni fa, di Cristian Brenna, 54 anni, mito del climbing italiano e alpinista, che ha perso la vita ieri sulla Cresta del Monte Biaina, nell'Alto Garda trentino.
In vacanza
L'uomo era in vacanza con famigliari e amici e insieme a loro aveva scelto come quartier generale un campeggio a Bondone, sulla sponda trentina del lago d'Idro. Secondo la ricostruzione degli amici, l’uomo sarebbe arrivato con l’ebike alla Rocca d'Anfo e lì l’ha lasciata nel parcheggio, dove poi in effetti la bici elettrica è stata ritrovata. L’escursione+
L’escursione
Quindi l’escursionista tedesco è salito in montagna a piedi. Dalle successive ricostruzioni è certamente transitato dal Baremone e dal rifugio Rosa. Poi dovrebbe aver preso la strada militare verso la fortezza di Cima dell’Ora diretto a Cima Meghè a oltre 1800 metri.
L’allarme
La complessa operazione di ricerca era in corso dalla serata di ieri nella zona di Anfo, sulle montagne che si erigono sopra il lago d’Idro e la Rocca d’Anfo. L'allarme è stato lanciato da un amico, che non riusciva più a contattarlo. La centrale operativa del numero unico 112 di Brescia ha inviato sul posto i Vigili del Fuoco, che hanno immediatamente avviato le ricerche già nella serata di ieri.
Le ricerche
Dalle 22.30 alle 23 è stato impiegato l'elisoccorso di Brescia, che però non lo aveva trovato. Il Soccorso Alpino è intervenuto parallelamente, perlustrando a piedi sentieri, creste e zone impervie, con calate in corda. Durante le operazioni di ricerca sono stati impiegati 4 elicotteri, ma anche droni per perlustrare zone particolarmente impervie.
Le ipotesi
Le ricerche si erano da subito concentrate nella zona di Cima Meghè, un'area particolarmente scoscesa e impegnativa da percorrere. L'ultimo contatto certo con il tedesco risaliva alle 16, quando avrebbe inviato una foto a familiari e amici.