MILLA PRANDELLI
Cronaca

A rischio gli skilift della Val Palot. I gestori avviano la liquidazione

Il piccolo e apprezzatissimo comprensorio sciistico del Bresciano potrebbe non riaprire per l’inverno. Dopo il tentativo di camuffare da malore un infortunio mortale, la Procura ha sequestrato gli impianti.

La Val Palot sembrava poter contare su un futuro tanto solido che la Regione aveva stanziato 900mila euro per la sua valorizzazione

La Val Palot sembrava poter contare su un futuro tanto solido che la Regione aveva stanziato 900mila euro per la sua valorizzazione

PISOGNE (Brescia)La Val Palot, il più piccolo comprensorio sciistico del Bresciano, rischia di chiudere. I titolari della Dnf Sport hanno avviato la procedura di liquidazione della società che gestisce la stazione. Con i suoi impianti posizionati a quote basse, unici collocati direttamente sul lago d’Iseo, la Val Palot rappresenta una rarità nel panorama sciistico lombardo. Nonostante le dimensioni ridotte che la qualificano come la ski area più piccola del Bresciano, ha sempre attirato tecnici e allenatori grazie a una pista particolarmente tecnica, ideale per la preparazione atletica degli sci club e delle squadre nazionali, non solo italiane.

Mentre Monte Campione fatica a ripartire nonostante la volontà del Consorzio che gestisce gli immobili e una serie di nuove manovre societarie e con Borno che vive invece una rinascita, il Maniva che verrà riqualificato e Ponte di Legno, Tonale e Aprica che vanno a gonfie vele, la Val Palot sembrava contare su un futuro solido, tanto che la Regione aveva stanziato 900mila euro per la sua valorizzazione, poco prima che la tragedia la colpisse. A cambiare tutto è stata la morte di Angelo Frassi, 67 anni, caduto da un pilone dello skilift mentre era al lavoro. Le indagini hanno rivelato un tentativo di occultamento: il corpo sarebbe stato spostato per far passare l’incidente come un malore. L’ultima parola sarà detta in Tribunale. La Procura ha intanto sequestrato gli impianti e iscritto nel registro degli indagati i gestori per omicidio colposo e violazione delle norme antinfortunistiche.

Le indagini furono eseguite del Soccorso alpino della Finanza di Edolo, dalla Gdf di Breno e dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia. Dopo la tragedia per i titolari della Dnf Sport scattarono gli arresti domiciliari, successivamente revocati. Lo skilift è ancora bloccato e non sembra semplice che possa tornare attivo per la prossima stagione sciistica. Con la società in liquidazione e gli impianti inaccessibili, sarà difficile che si possano presto indossare sci e snowboard: provvidenziale potrebbe essere l’intervento del Comune di Pisogne, della Comunità Montana della Valle Camonica. Intanto in Val Palot si svolge la stagione estiva, tra camper e tende piazzati a costi contenuti. Purtroppo la zona ha pure visto il taglio di diversi alberi per il bostrico.

Milla Prandelli