
Bergamo, il Pronto soccorso dell'ospedale Papa Giovanni XXII
Milano, 3 febbraio 2025 – Raggiunto il picco dei casi influenzali in Lombardia. Nell’ultima settimana di gennaio in provincia sono stati segnalati 17mila casi stimabili secondo la curva epidemiologica fornita da Regione Lombardia.
Da dicembre nei quattro ambulatori infettivologici dislocati nel territorio gli accessi sono stati 1500. Gli ambulatori sono dislocati in quattro Case di Comunità: a Calcinate e Alzano, dove gli accessi sono stati 782, a Treviglio con 473 pazienti e a Borgo Palazzo, dove si sono recate 296 persone.
Nei prossimi giorni si potrebbero toccare i 20mila casi settimanali, come durante le passate stagioni influenzali, che però si verificavano a dicembre e non tra gennaio e febbraio.
Tra le persone più colpite vi sono i cosiddetti “pazienti fragili”, mentre i virus diffusi sono quelli dell’influenza A e B, diverse polmoniti virali e in meno occasioni il Covid. Anche i bimbi si ammalano, con un aumento del 20% rispetto a inizio gennaio al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. Sono cresciuti pure gli accessi agli ambulatori infettivologici.
Rispetto allo scorso anno il 5-10% in più degli utenti ha scelto di recarsi nelle Case di Comunità, che offrono il servizio nei giorni in cui i medici di base non sono operativi, dalle 20 alle 24 nei giorni lavorativi e dalle 8 alle 20 nei giorni prefestivi e festivi, di modo da fornire un luogo ove recarsi diverso dal pronto soccorso. Quest’anno l’influenza ha tempi lunghi ma secondo gli esperti nei pazienti normali non desta particolari preoccupazioni. Provoca febbre elevata, tosse, rinite, mal di gola e cefalea.