Omicidio di Dalmine, gli amici di Colleoni increduli: "No, non può essere stato il figlio"

La confessione del giovane ha sconvolto la città: "Franco era uno di noi..."

L'ingresso del ristorante di famiglia dove è stato commesso l'omicidio

L'ingresso del ristorante di famiglia dove è stato commesso l'omicidio

Dalmine (Bergamo), 4 gennaio 2021 - Via Sertorio, Brembo di Dalmine. Una zona tranquilla, con tante villette. Fino a sabato. L’omicidio di uno di loro ha scosso gli animi. Qui si trova il ristorante “Il Carroccio“ di Franco Colleoni, 68 anni, volto noto della politica bergamasca per il suo passato nelle file della Lega Nord. Aperto una ventina d’anni fa. Conduzione famigliare. In cucina, proprio Francesco, 34 anni, il figlio di minore di Colleoni, in carcere con la pesante accusa di omicidio volontario.

La svolta in tarda nottata, poi la confessione sia pure parziale. Una colluttazione nel giardino di casa, Colleoni colpito al volto e alla testa dal figlio. Indietreggia, cade e picchia la testa su una pietra. E lì viene trovato dai soccorritori. Il tentativo di far credere che sia stato il tragico epilogo di un furto in casa, mettendo a soqquadro l’abitazione, ha vita breve. 

Ieri mattina, in via Sertorio, ci sono poche persone, qualche runner, ma i residenti non hanno molta voglia di commentare, sono ancora scossi. Sotto choc per quello che è accaduto. Uno di loro si sbilancia: "Era una persona solare, affabile, uno di noi. Aveva sempre una parola per tutti". Quando gli viene fatto notare che è stato arrestato il figlio minore, rimane stupefatto. "Non ci posso credere".

Un dipendente del ristorante ha ricordato l’ex politico: "Lavoro con lui da una decina di anni e in questo ambiente mi sono sempre trovato molto bene. Come datore di lavoro, nulla da eccepire". Il “Carroccio“ era chiuso dal 23 dicembre e avrebbe dovuto riaprire il 7 gennaio. E anche sulla data della riapertura pare che tra padre e figlio, sabato, vi sia stato da ridire. Non collimavano le idee.

Il sindaco di Dalmine, Francesco Bramani, ha voluto ricordare la figura di Colleoni con un post pubblicato su Facebook. "La notizia ha destabilizzato un po’ tutti e per Dalmine è un fatto gravissimo. Nonostante Franco da anni non fosse più nel mondo politico, il suo dialogare era un piacere per tutti noi, ci dava sempre tanti spunti di riflessione. Era una persona intelligente, gentile, disponibile con chiunque".