MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

“Non è un inferno, ma servono risposte”: torna l’allarme sicurezza in via Quarenghi a Bergamo

L’ex assessore della Giunta Bruni, Dario Guerini, vuole ridare vita al comitato di cittadini

Dopo anni di calma i cittadini tornano a mobilitarsi in via Quarenghi Ad allarmarli problemi di sicurezza legati a risse e schiamazzi L’assessore Gandi replica: “Non è corretto dipingerla come un inferno Non è una delle zone più critiche della città”

Dopo anni di calma i cittadini tornano a mobilitarsi in via Quarenghi Ad allarmarli problemi di sicurezza legati a risse e schiamazzi L’assessore Gandi replica: “Non è corretto dipingerla come un inferno Non è una delle zone più critiche della città”

BERGAMO – Dopo un periodo di tranquillità, torna all’attenzione delle cronache via Quarenghi, fino a qualche anno fa una delle zone più a rischio di Bergamo per quanto riguarda la sicurezza, a causa di una vasta attività di spaccio. Ora le nuove criticità sono legate alla sicurezza urbana e al disturbo notturno. Così i residenti hanno deciso di ricostituire il Comitato dei cittadini, attivo fino al 2015, quando Giulia Martinelli, l’allora presidente, era venuta improvvisamente a mancare.

Deciso a ridare vita al Comitato è Dario Guerini, residente nella via e assessore alla Sicurezza e al Bilancio ai tempi della Giunta guidata dal sindaco Roberto Bruni. L’ufficializzazione della ricostituzione del Comitato di via Quarenghi arriverà nelle prossime settimane, quando tutti saranno rientrati dalle vacanze. Negli anni scorsi, come detto, la via sembrava aver superato le problematiche che l’avevano resa una delle aree più delicate del capoluogo orobico. Tuttavia, recenti episodi di schiamazzi e tensioni legate alla vivibilità notturna hanno riacceso l’allarme tra i residenti.

L’episodio che ha destato più allarme è stato l’accoltellamento dello scorso 8 agosto, epilogo di una rissa scoppiata tra due cittadini sudamericani. “Ha scosso tutti – spiega Guerini –, abbiamo visto tracce di sangue per giorni sulla strada e capito che era giunto il momento di fare qualcosa”. Negli anni, in termini di sicurezza, sono stati fatti passi avanti – ammette Guerini –, in passato c’erano addirittura bande che si affrontavano per strada, ma la via Quarenghi è stata dimenticata perché ci sono ancora problemi in termini di vivibilità. Persone ubriache imperversano e spesso i litigi finiscono in piccoli drammi, per non parlare della qualità dell’offerta commerciale e culturale e di quell’integrazione tra persone di nazionalità diversa che si auspicava ma non c’è (via Quarenghi è la via di Bergamo con la più alta concentrazione di cittadini stranieri, ndr)”.

“Non è corretto dipingere via Quarenghi come un inferno – ribatte Sergio Gandi, attuale assessore alla cultura del Comune di Bergamo, ma in passato assessore alla Sicurezza –. È vero, ci sono state risse, ma non è una delle zone più critiche di Bergamo”.