Bergamo – Aveva 35 anni, si chiamava Andrea Russo e abitava a Calcinate, in provincia di Bergamo, l'uomo che martedì mattina attorno alle 10 è morto risucchiato dal motore dell’aereo Volotea che stava rullando sulla pista di Orio al Serio.
L'uomo ha raggiunto l'area antistante lo scalo bergamasco al volante della sua Fiat 500 rossa, l'ha lasciata in mezzo al parcheggio, si è diretto verso gli arrivi e, pare passando da una porta che dà direttamente sulla pista, sia corso verso il velivolo, buttandosi nel motore. Invano i poliziotti in servizio allo scalo hanno cercato di bloccarlo.

Chi era
Russo era conosciuto a Calcinate soprattutto perché la mamma è l’ostetrica dell’ospedale del paese. Viveva a Mornico sul Serio nella casa di proprietà del fratello insieme a un parente e svolgeva piccoli e saltuari lavori di manutenzione. Chi lo conosce è sconvolto dal gesto estremo compiuto.
L’attività di indagine
"Stiamo investigando sui suoi eventuali rapporti con l'aeroporto o il mondo degli aerei. Nell'auto con la quale è arrivato in aeroporto, ingombra di ogni tipo di materiale, non abbiamo trovato niente che possa dare qualche tipo di spiegazione", così ha dichiarato il procuratore di Bergamo Maurizio Romanelli. L’automobile è stata perquisita dalla polizia scientifica, alla presenza del sostituto procuratore Letizia Aloisio. L’ipotesi più probabile, di fatto l’unico al momento sul tavolo degli inquirenti, è quella del suicidio. Gli investigatori si stanno concentrando "sulle ultime ore" vissute dal 35enne. cercando di capire "se ci sia stato qualche fatto eclatante".

Le reazioni
"Di fronte a questa tragedia che ci lascia attoniti e profondamente addolorati - scrive in un messaggio il sindaco di Calcinate, Lorena Boni -, desidero esprimere, a nome mio personale, dell'amministrazione comunale e dell'intera cittadinanza, la più sentita vicinanza e il cordoglio alla famiglia e a tutti coloro che hanno voluto bene a questo giovane ragazzo". "La notizia di quanto accaduto - ha aggiunto - ci colpisce nel profondo e ci ricorda quanto siamo fragili e quanto sia importante coltivare ogni giorno il senso della comunità, perché nessuno si senta mai solo di fronte alle proprie difficoltà. In questo momento di grande dolore, l'intera comunità si stringe in silenzio, con rispetto e commozione, attorno ai familiari e agli amici, augurando a ciascuno di loro di trovare conforto e sostegno nell'affetto delle persone care”.

La nota di Sacbo
"Il drammatico evento di oggi ha sconvolto tutta la comunità aeroportuale. Esprimo,
anzitutto, il mio personale cordoglio e quello della società ai familiari della vittima, a cui siamo vicini in questo terribile momento – dichiara Giovanni Sanga, il presidente di Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio – Fin da subito, oltre ad avere assicurato l’immediata gestione dell’emergenza e l’assistenza ai passeggeri e all’equipaggio, abbiamo rivolto la nostra attenzione ai colleghi che hanno assistito all’episodio e ne sono rimasti fortemente colpiti”.
Volotea
Anche la compagnia aerea Volotea esprime “la propria vicinanza alla famiglia e il più profondo cordoglio per quanto accaduto”. Sull’Airbus A319 della compagnia spagnola, per cui la vittima era uno sconosciuto, c’erano 154 passeggeri e 6 dipendenti: 2 piloti e 4 membri dell’equipaggio di cabina. “Tutte le persone sull’aereo risultano illese e hanno ricevuto sostegno psicologico fornito dalla compagnia aerea che coglie l’occasione per ringraziare il proprio equipaggio, il personale di terra e l’aeroporto per il prezioso supporto nella gestione della situazione nel miglior modo possibile per i passeggeri. Volotea ha fatto tutto il possibile per assistere i passeggeri presenti che sono stati riprotetti su un altro volo, partito da Milano-Bergamo alle 16.43 ora locale”, si legge in una nota della low cost catalana.
Cub trasporti: problema sicurezza
“Pretendiamo sicurezza per tutti dopo l'incidente di Orio al Serio". Lo afferma la Cub Trasporti sottolineando che "gli aeroporti italiani, in questo caso lo scalo bergamasco di Orio al Serio, vogliono garantire la sicurezza di passeggeri e operatori demandando a personale part-time su turni, affidandosi a cooperative di carico e scarico e dipendenti con contratti a chiamata". "A Orio - spiega il sindacato - manca personale sufficiente a gestire i volumi di traffico aereo". Da qui l'appello della Cub "a tutte le organizzazioni sindacali presenti in aeroporto per rilanciare unitariamente una mobilitazione a tutela di tutti coloro che lavorano o viaggiano passando dall'aeroporto Caravaggio di Bergamo, dove da tempo segnaliamo problemi relativi alla sicurezza ormai non più eludibili".