Bollettino Covid Milano: contagi in calo. Aumento a Bergamo e Brescia

Numeri in discesa in quasi tutte le province lombarde. Migliora la situazione negli ospedali

Il Naviglio di Milano semideserto ai tempi del Covid (Ansa)

Il Naviglio di Milano semideserto ai tempi del Covid (Ansa)

Milano, 9 dicembre 2020 - Il calo di contagi da Coronavirus nel Milanese, che si sta registrando da qualche giorno, ha rinforzato ancora di più la decisione di far passare la Lombardia dalla zona arancione per entrare in quella gialla. Oggi, infatti, i nuovi vontagi sono stati 336, ieri erano 420 e lunedì 441. E così, ecco domenica 13 dicembre la regione abbandonerà la aonza arancione. La conferma è arrivata al profilo Instagram del presidente della Regione Attilio Fontana. "Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla - si legge in un post - Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l'ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore".

Covid bollettino Lombardia

Stando a quanto comunicato da Regione Lombardia, i nuovi casi positivi sono 1.233 su 14.175 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri il dato era stato di 1.656 nuovi contagi su 16.276 tamponi. In totale dall'inizio della pandemia in Lombardia sono stati eseguiti 4.326.540 tamponi. Calano anche i decessi: 69 nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 128), per un totale dall'inizio della pandemia di 23.277 nella sola Lombardia. Per quanto riguarda gli ospedali la situazione è in miglioramento rispetto alle scorse settimane. Nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri è diminuito di 460 unità, portando il totale a 5.727 (ieri erano 6.187). In calo anche i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: il saldo è di un paziente in meno rispetto a ieri,  per un totale di 766 persone ricoverate. Continua a crescere il numero dei guariti/dimessi: 23.090, per un toatle di 320.380. Anche oggi la provincia di Milano conferma la zona più colpita: 336 nuovi contagi, di cui 108 nella città capluogo (ieri rispettivamente +441 e +181). Seguono Brescia con +265 (ieri + 131); Varese con +150 (ieri +263); Monza e Brianza +106 (ieri +116) e Bergamo +103 (ieri +48).  Numeri a due cifre per Pavia +76 (ieri +172 ); Cremona +48 (ieri +45); Lecco con +44 (ieri +46); Mantova +29 (Ieri +212 ); Como +22 (ieri +143); Lodi +12 (ieri +59) Sondrio +2 (ieri +74).

Covid, i dati in del 9 dicembre in Lombardia
Covid, i dati in del 9 dicembre in Lombardia

Covid bollettino Italia / Pdf

Sono 12.756 i nuovi casi di Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore (ieri erano 14.842) per un totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria di 1.770.149 contagiati. I tamponi eseguiti sono stati 118.475. È quanto emerge dal bollettino di oggi, mercoledì 9 dicembre, diffuso dal Ministero della Salute. Si registrano anche 499 decessi Covid, ieri erano stati 634, per un totale di 61.739 vittime dall'inizio dell'epidemia. I guariti sono invece 39.266, per un totale di 997.895 . I casi attualmente positivi sono 710.515. Di questi, 29.653 sono i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi e 3.320 quelli in terapia intensiva. La Regione con più casi positivi su base giornaliera è il Veneto seguito da Campania e Lombardia. Qui saranno pubblicati i dati odierni e la tabella del bollettino di Regione Lombardia appena saranno disponibili. Qui saranno pubblicati i dati odierni e lil pdf del bollettino appena saranno disponibili.

Lombardia verso la zona gialla

In uno saliscendi di contagi, la Lombardia entra nella zona gialla. Le premesse, del resto, c'erano tutte: l’indice Rt (ovvero il termometro che misura la velocità di diffusione del virus) è finalmente precipitato sotto l’1 (al momento è fisso allo 0,74) e la pressione sugli ospedali è notevolmente calata. Per questo, già giorni fa, il governatore Attilio Fontana si era sbilanciato a dire che "ora gli sforzi dei lombardi vanno riconosciuti" allentando le misure anti Covid e lasciando così al nostro territorio una parentesi di libertà di almeno una settimana, prima che scattino - a partire dal 21 dicembre - le regole approntate ad hoc per il periodo natalizio. Oggi al conferma ufficiale: "Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla - si legge in un post - Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l'ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore".  

Lombardia in zona gialla: cosa cambia? Le nuove regole per spostamenti, negozi, bar e ristoranti​

No al divieto di spostamento: la crociata dei piccoli Comuni

Spostamenti tra Comuni, Gallera: "Stretta solo sul Natale"​

Il divieto di spostamento fra i Comuni per Natale resta comunque al centro del dibattito in una Lombardia che, se da una parte confida nella promozione in zona gialla già da dopodomani venerdì 11 dicembre, dall'altro lato guarda con preoccupazione alle imminenti festività, in cui intere famiglie si troveranno divise da un limite geografico, separate talvolta di centinaia di metri, con le inevitabili conseguenze umane e sociali. A dire la sua, dopo la levata di scudi del governatore lombardo Attilio Fontana ("Si rischia di creare un disastro sociale e umano, perché ci saranno tante persone anziane che non potranno incontrare i propri figli") oggi è stato l'assessore al Welfare Giulio Gallera: "Una stretta sul 31 di dicembre è giusta bisogna evitare i veglioni e gli assembramenti per strada per festeggiare, ma noi abbiamo il 70% dei Comuni italiani con meno di 5 mila abitanti e il 24% meno di mille: il 25 dicembre impedire di uscire a chi abita in un piccolo Comune per andare nel Comune a fianco a trovare i genitori forse non è una norma di buonsenso". 

Sintomi da morbillo, ma era Covid: virus trovato a novembre 2019

Tra tamponi, contagi e Dpcm, gli esperti continuano a studiare il virus SarsCov2. Da una ricerca dell'università Statale di Milano, pubblicata sulla rivista Emerging Infectious Diseasese, risulta che il Coronavirus circolava in Italia già dal tardo autunno dell'anno scorsoIl tampone fatto a un bambino di 4 anni, che già dal 21 novembre aveva iniziato a stare male con tosse e rinite, ha rivelato infatti la presenza del virus, almeno 3 mesi prima del paziente 1 di Codogno. Come si legge nello studio, il 30 novembre il bambino era stato portato al pronto soccorso con sintomi respiratori e vomito e il primo dicembre erano comparse macchie sulla pelle simili a quelle del morbillo. Il 5 dicembre, dunque 14 giorni dopo l'inizio dei sintomi, gli viene fatto un tampone orofaringeo per il morbillo, che analizzato poi successivamente ha mostrato che invece la causa era il SarsCov2. 

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