I redditi dei lodigiani: Abbadia il Comune più ‘povero’, nel capoluogo vivono i Paperoni della provincia

Nel piccolo centro al di là dell'Adda la dichiarazione media pro capite è di appena 16.028 euro. a Lodi super ai 24mila

Il Comune di Lodi

Il Comune di Lodi

Lodi, 7 aprile 2015 - Ad Abbadia Cerreto, 295 anime censite, abitano i contribuenti più ‘poveri’ del Lodigiano. Quindici chilometri più a ovest, sull’altra sponda del fiume Adda, vivono invece quelli più ‘ricchi’. E sono, non è una sorpresa, i residenti del capoluogo di Provincia. Si snoda tra questi estremi la fotografia della ricchezza media dei lodigiani, scattata attraverso lo studio dei redditi medi pro capite dichiarati nel 2014 (e riferiti, quindi, alle entrate del 2013) grazie ai dati del Dipartimento delle Finanze. In riva all’Adda il reddito medio a persona è di 19.987 euro, sensibilmente più basso rispetto ai Paperoni d’Italia, che vivono a Portofino e vantano 51.403 euro, ma anche rispetto ai cugini lombardi. La regione, che è risultata tra le più ricche, ha infatti un reddito medio di 22.820 euro. Uno stacco del 12,5 per cento che non rende però giustizia a una realtà variegata come quella lodigiana. 

Comune per Comune è possibile farsi un’idea molto precisa di quanto ha dichiarato, chi ha dichiarato. E quest’ultima non è precisazione da poco, visto che ogni anno circa 200 miliardi di tasse vengono sottratti allo Stato. Considerando l’emerso, dunque, i paesi più ‘poveri’ risultano Abbadia Carreto con 16.028 euro pro capite e Maccastorna, i cui 62 residenti (è il Comune più piccolo della provincia) guadagnano a testa 16.954 euro. I più ricchi sono invece i residenti di Lodi, che nel 2013 vantavano un imponibile Irpef medio di 24.237. Non lontani da questa cifra anche Casalmaiocco e Montanaso Lombardo, entrambi piuttosto a nord ed entrambi con oltre 23mila euro di redditi medi dichiarati. Su sessantuno Comuni, solo sette superano quota 22mila euro, solo due stanno al di sotto dei 17mila, tredici sono nella fascia tra i 17 e i 19mila euro. I restanti trentanove (il 63,9 per cento) si attestano nella fascia media, tra i 19 e i 22mila euro l’anno pro capite.

Tendenzialmente, se non si può dire che i Comuni più ‘poveri’ siano i più piccoli, si può però dire il contrario: i sette centri che hanno meno di mille abitanti (Terranova, Cavacurta, Camairago, Maleti, Abbadia Carreto, Cornovecchio e Maccastorna) hanno una media di 17.762 euro. Al contrario, i primi sette Comuni per numero di abitanti (Lodi, Codogno, Casalpusterlengo, Sant’Angelo, Lodi Vecchio, Zelo Buon Persico e Tavazzano) arrivano a 20.813 euro pro capite.

Non c’è invece qualche differenza sistematica tra nord e sud. E sembrerebbero non godere della vicinanza ad altri capoluoghi di provincia quei Comuni di confine. San Rocco al Porto e Caselle, per esempio, attaccate a Piacenza, non partecipano della maggiore ricchezza della città: Piacenza fa registrare 22.574 euro pro capite, mentre i due centri lodigiani segnano, rispettivamente, 19.808 e 17.851. Molto dipende, invece, dall’impiego e dall’età anagrafica del contribuente: le stime riguardanti tutta l’Italia dicono che il reddito medio dichiarato dai dipendenti è di 20.600 euro, quello dei pensionati di 16.280 euro.