Cornovecchio, il Comune si arrende: ci fondiamo con Maleo

Domenica assemblea all’oratorio per tastare il polso dei residenti

BILANCIO AL VERDE Il sindaco Giuseppe  Bragalini, 71 anni (Gazzola)

BILANCIO AL VERDE Il sindaco Giuseppe Bragalini, 71 anni (Gazzola)

di MARIO BORRA

– CORNOVECCHIO –

Il Comune chiede la fusione con Maleo. Clamorosa decisione da parte dell’amministrazione del sindaco Giuseppe Bragalini che, seppur a malincuore, come lui stesso ha ammesso, ha avviato la procedura per accorpare e dunque sopprimere la realtà comunale di Cornovecchio. L’iter, dopo un consulto con la maggioranza ed anche con l’opposizione che avrebbe dato il proprio consenso, prevede determinate tappe con la decisione finale che spetta alla Regione. Ma, prima, sempre come prevede la normativa, occorre tastare il polso ai propri abitanti e successivamente avviare il procedimento del referendum. E già domenica alle 16.30 nel salone dell’oratorio, la popolazione di Cornovecchio (320 abitanti circa) sarà informata del percorso e soprattutto potrà esprimere la propria opinione. Sarà presente anche un rappresentante dell’Anci per meglio spiegare i pro e i contro dell’eventuale fusione. «Vediamo come va. Magari i cittadini sono contrari, ma anch’io non lo faccio a cuore leggero. Mi chiedo però come posso andare avanti con i continui tagli da parte dello Stato e le entrate che non ci sono – ha spiegato ieri Bragalini –. Aziende in paese ce ne sono poche, i negozi sono ridotti al lumicino ed anche le case nuove costruite, seppur ad un prezzo molto competitivo, non hanno molto appeal. Facciamo fatica a far quadrare i conti. Tempo fa ho avuto difficoltà a pagare gli stipendi ai due dipendenti che abbiamo».

L'idea di unirsi con Maleo è dettata dal fatto che l’unione obbliga un numero minimo di abitanti (3mila). Il beneficio risulterebbe dal fatto che per dieci anni i due comuni, oltre ad economie di scala, avrebbero garantiti contributi dalla Regione e dallo Stato. Cornovecchio dunque frazione di Maleo? Bragalini fa un po’ fatica a pronunciare questa parola e vuole parlare più di comune di zona. La fusione dunque sembra la strada tracciata anche perchè le altre possibilità non sono risultate efficaci per abbattere i costi. «Le convenzioni di fatto restano in balìa dei cambi delle amministrazioni – spiega Bragalini –. Se il patto con Maleo non andasse in porto credo che si potrebbero riunire i paesi dei tre corni: Santo Stefano, Cornovecchio e Corno Giovine».

mario.borra@ilgiorno.net