Sedriano, la casa della 'ndrangheta per le donne vittime di violenza

Il sindaco grillino Angelo Cipriani: "Abbiamo manifestato il nostro interesse all'acquisizione dell'immobile confiscato"

Il sindaco Angelo Cipriani

Il sindaco Angelo Cipriani

Sedriano (Milano), 2 marzo 2016 -  “Riutilizzare per fini sociali i beni sottratti alla mafia”. E’ questo l’ambizioso progetto della Giunta a 5 Stelle di Sedriano, primo Comune della Lombardia che era stato sciolto per 'ndrangheta (leggi l'articolo). Il progetto di housing sociale riguarda l’immobile di via Marconi, confiscato alla criminalità organizzata. “Sollecitati a gennaio dall’Agenzia Nazionale dei beni confiscati - spiega il sindaco Angelo Cipriani -, abbiamo manifestato il nostro interesse all’acquisizione dell’immobile. E’ nostra intenzione, qualora verrà accolta la richiesta, utilizzare il bene per la realizzazione di servizi di ospitalità aventi natura temporanea, accanto ai quali attivare contemporaneamente percorsi di accompagnamento e di sostegno all'autonomia delle persone ospitate".

"Abbiamo pensato - aggiunge - alle donne vittime di violenze e di stalking, perché crediamo che bisogna passare all'azione e quindi impegnarsi per creare le condizioni affinché certe categorie di cittadini possano essere aiutate. Non ci risulta, inoltre, siano presenti nel territorio magentino strutture dedicate ad offrire questo tipo di servizio. Sedriano ha già raccolto primati nel suo recente passato, è stato il primo Comune in Lombardia sciolto per infiltrazioni mafiose, successivamente primo Comune lombardo a 5 Stelle). Vogliamo continuare su questa strada ed essere i primi anche per questo tipo di iniziative. La persona, la cultura - intensa anche come sensibilità verso certi argomenti -  i servizi sociali, sono al centro del nostro progetto amministrativo”.