
La Consob
Legnano (Milano), 3 aprile 2015 - Non perderanno alcun euro, se il danno loro arrecato verrà comprovato, ma certamente hanno perso la fiducia in quella persona alla quale si erano rivolti per gestire al meglio i loro risparmi. La Consob ha sospeso dall’attività per sessanta giorni il consulente finanziario legnanese Massimiliano T. - iscritto all’albo dei promotori finanziari dal 2002, residente in città - reo di aver «acquisito, anche mediante distrazione a favore di terzi, la disponibilità di somme di pertinenza dei clienti; perfezionato operazioni non autorizzate dai clienti; simulato operazioni di investimento; comunicato e trasmesso ai clienti informazioni e rendiconti non rispondenti al vero; ed aver accettato dai clienti mezzi di pagamento» non conformi alle normative di legge vigenti.
Il provvedimento è scattato quando la società per la quale l’uomo lavorava, l’Allianz Bank, ha segnalato alla Consob di aver rilevato gravi irregolarità nel modo di agire del consulente. Nello specifico promotore si sarebbe appropriato, anche mediante distrazione a favore di terzi, di ingenti somme di denaro consegnate da 19 clienti, per finalità d’investimento, in contanti, tramite assegni bancari non intestati e disposizioni di bonifico. M.T. «era solito raccogliere, nel suo ufficio le sottoscrizioni sui moduli d’ordine delle disposizioni di bonifico, nonché ricevere assegni bancari non intestati e denaro contante, allo scopo di effettuare investimenti in strumenti finanziari, in seguito risultati totalmente inesistenti».
Le operazioni contestate sono parecchie, molte con assegni e bonifiche. In diversi casi in più annualità i clienti hanno versato al consulente somme in contanti. In totale per un importo complessivo quantificato dall’intermediario, in via di prima approssimazione, in 756 mila euro.
di Giovanni Chiodini