Garantivano il risparmio in bolletta, smascherata la truffa dell'elettricità

L'associazione a deliquere ha imbrogliato diversi imprenditori di Abbiategrasso. Truffata anche Enel

Una sede Enel (Ansa)

Una sede Enel (Ansa)

Abbiategrasso (Milano), 3 giugno 2015 - Creano una società fantasma e truffano Enel e contribuenti. Smantellata un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa che operava dal 2008 tra Sicilia e Lombardia. Imbrogliate anche parecchie aziende ed abitazioni dell’Abbiatense. Il procedimento è partito dalla Procura di Palermo a seguito di una denuncia da parte della stessa Enel. Il meccanismo messo in piedi era sottile e ben congegnato. I membri del gruppo truffaldino si presentavano come rappresentanti di una società tedesca che operavano nella fornitura di energia elettrica. A imprenditori e commercianti proponevano contratti che avrebbero garantito un risparmio di circa il 30 per cento rispetto ai prezzi di mercato. Agli ignari imprenditori – convinti di risparmiare – stipulavano nuovi contratti di fornitura con la società fantasma, al posto di Enel. 

E così il macchinario entrava in funzione: i contribuenti erogavano alla società fasulla i canoni dovuti e intanto questa emettevano fatture false. Chiaramente Enel non percepiva neppure un euro, mentre l’organizzazione si intascava di fatto il denaro. A questo punto però la finta società doveva risolvere un’altra questione, e cioè doveva fare in modo che Enel continuasse a erogare energia nonostante non percepisse alcun corrispettivo per le forniture. Come? Facendo leva su un ingegnoso cambio di volture per far sì che i contatori continuassero a funzionare. Se c’è un utente moroso, Enel non stacca subito la corrente ma lascia un periodo di tempo in cui continua e erogare energia elettrica, concluso il quale procede allo stacco. Così i finti promotori creavano un nuovo profilo di utenza, con tanto di nome, cognome e codice fiscale entro due mesi dalla scadenza della prima bolletta non pagata. Questo cliente fittizio subentrava a quello reale e a questo soggetto – inesistente nella realtà –. Enel allacciava il contatore, erogandogli energia senza appunto ricevere alcun corrispettivo. Ora però il sistema è crollato. Lo scenario che si palesa adesso è un possibile rischio per i negozianti coinvolti di restare al buio. Enel, infatti, potrebbe staccargli la corrente.

di Sara Riboldi