Air Italy, attesa per la proroga della cassa

Ore decisive per il futuro dei 900 dipendenti della compagnia aerea in crisi. Domani si riunisce il tavolo di confronto al ministero

Una manifestazione dei dipendenti di Air Italy a Roma

Una manifestazione dei dipendenti di Air Italy a Roma

Malpensa (Varese) - Ore decisive per il futuro dei lavoratori di Air Italy, sono 1.383 i dipendenti, 900 dei quali a Malpensa (500 in Sardegna a Olbia) per i quali domani scade la cassa integrazione: attendono la proroga degli ammortizzatori, diversamente dal primo luglio partiranno le lettere di licenziamento. L’attenzione è puntata sull’incontro in programma domani in tarda mattinata, al tavolo i Ministeri del Lavoro, Sviluppo economico e Trasporti con i liquidatori della società, i sindacati e le Regioni Lombardia e Sardegna. È il terzo confronto nel giro di poche settimane.

"Il Ministero delLlavoro ha espresso l’impegno a favore della proroga – fa sapere Luigi Liguori, segretario generale della Filt Cgil di Varese – nell’incontro di domani dovrebbe confermare questo impegno come pure quello di intervenire con una modifica nell’emendamento presente nel Decreto sostegni bis che prevede la cassa integrazione senza oneri per Air Italy come richiesto dalla compagnia". Sono ore di attesa e di apprensione, continua Liguori "da oltre un anno i lavoratori vivono nell’incertezza, sono trascorsi lunghi mesi senza che all’orizzonte si profilassero soluzioni industriali alternative per Air Italy, ora è fondamentale ottenere quella proroga". Per il segretario varesino della Filt Cgil sarebbe stato auspicabile il prolungamento degli ammortizzatori a 12 mesi quindi fino al 30 giugno 2022, proprio per avere più tempo per poter individuare soluzioni industriali utili per ricollocare i lavoratori e dare loro un futuro occupazionale.

Al momento non è facile trovare investitori, il settore aeronautico è stato pesantemente colpito dalle conseguenze della pandemia, il traffico a Malpensa dà segnali di ripresa in vista dei voli per le vacanze e proprio per questo non può essere indicativo di un rilancio. "Il banco di prova saranno i mesi autunnali – fa rilevare ancora Liguori – allora potremo valutare la situazione e verificare che la ripartenza sia davvero cominciata". Intanto la ripresa del traffico estivo ha ridotto la cassa integrazione che a Malpensa riguardava circa 16mila dipendenti, al momento coinvolge ancora circa seimila lavoratori. Troppo presto comunque per dire che il peggio è alle spalle. Domani è attesa la risposta dal Ministero del Lavoro per la proroga fino al 31 dicembre 2021.