L’aeroporto di Malpensa cerca personale: 5.000 posti a disposizione, ecco le figure richieste

Con la ripresa completa del traffico, dopo la crisi causata dalla pandemia, le aziende si preparano ad adeguare gli organici per la stagione estiva

Addette alle pulizie all'aeroporto di Malpensa

Addette alle pulizie all'aeroporto di Malpensa

Malpensa (Varese) – L’aeroporto di Malpensa si prepara alla stagione estiva e cerca personale. Le compagnie stanno definendo la programmazione dei collegamenti che saranno effettuati nei prossimi mesi, da marzo a ottobre; non mancano le novità, che confermano la ripresa completa del traffico, dopo la crisi causata dalla pandemia.

In vista dell’incremento dei voli e dei passeggeri, occorre garantire un numero adeguato di addetti ai vari servizi, per questo le imprese che operano a Malpensa hanno già avviato le ricerche di personale, almeno 5.000 i posti a disposizione.

«Le aziende presenti in aeroporto – spiega Luigi Liguori, segretario generale della Filt Cgil di Varese – stanno cominciando a cercare addetti per non arrivare impreparati nei mesi in cui a Malpensa il traffico passeggeri aumenterà». Fa rilevare il sindacalista: «Servirà il 30% di personale in più rispetto ai mesi invernali: nella stagione estiva il traffico crescerà tra il 20%-30%». Attualmente in aeroporto lavorano circa 20mila persone, ma l’occupazione dentro lo scalo deve ritrovare capacità attrattiva, quella che aveva in passato e che negli anni in parte ha perso.

Continua Liguori: “In passato lavorare in aeroporto voleva dire guadagnare intorno al 25% in più rispetto a posti fuori dallo scalo, ma ora non è più così: c’è una certa equivalenza tra le retribuzioni. In più, per i lavoratori aeroportuali sono peggiorate la qualità della vita, con turni pesanti, le condizioni retributive, a causa delle esternalizzazioni”. La speranza, sottolinea il segretario generale della Filt Cgil Varese, “è che, con il rinnovo del contratto nazionale del trasporto aereo avvenuto a ottobre, l’aeroporto torni ad essere attrattivo sotto il profilo dell’occupazione. Certo, non possiamo ritenerci pienamente soddisfatti dal contratto, ma la parte retributiva è stata migliorata ed è stato un passo in avanti che potrebbe attrarre personale”.

Sono le più differenti le figure professionali di cui lo scalo ha bisogno: dal check in ai servizi di rampa, dai commessi agli addetti alla sicurezza: “Si stanno liberando numerosi posti – fa rilevare ancora Liguori –. ci sono lavoratori che hanno raggiunto l’età della pensione, altri hanno deciso di cambiare, quindi le opportunità ci sono". Da cogliere...al volo.