LORENZO CRESPI
Economia

Quale futuro per Mv Agusta? L’azienda: “Mettiamo le basi per una nuova era”. I sindacati: “Nessuna certezza”

Dopo il divorzio da Ktm, con la riacquisizione del pieno controllo da parte della famiglia Sardarov, “Mv Agusta sta riaffermando la propria indipendenza”. Ma la Fiom Cgil: “La situazione aziendale dal nostro punto di vista non può che essere di preoccupazione”

Botta e risposta tra azienda e sindacati sul futuro del sito varesino della Mv Agusta

Botta e risposta tra azienda e sindacati sul futuro del sito varesino della Mv Agusta

Varese – Alla fine del 2024 la difficile situazione finanziaria di Ktm aveva fatto temere per il futuro di Mv Agusta, la cui maggioranza era passata solo qualche mese prima nelle mani del gruppo austriaco. Ma a gennaio 2025 è stato annunciato il divorzio da Ktm, con la riacquisizione del pieno controllo da parte della famiglia Sardarov. Un processo di separazione che sta procedendo, come ha spiegato in una nota la stessa casa varesina.

“Il trasferimento ufficiale della piena proprietà da Pierer Mobility Ag ad Art of Mobility è ormai nelle fasi finali. Si tratta di un passaggio cruciale nella strategia dell’azienda per riaffermare l’indipendenza e rafforzare la posizione nel mercato motociclistico globale”. Durante la transizione Mv Agusta sta garantendo la continuità operativa per evitare interruzione per partner e clienti. L’azienda ha in previsione l’espansione delle attività internazionali, mentre il passaggio a un sistema di distribuzione ricambi indipendente sarà completato entro la fine dell’anno.

Sul fronte prodotto è nelle fasi finali lo sviluppo di un nuovo modello che sarà presentato prima di Eicma 2025. “Mv Agusta non sta solo riaffermando la propria indipendenza; sta gettando le basi per una nuova era fatta di eccellenza e autenticità”, commenta Luca Martin, executive director di amministrazione di Mv Agusta Motor Spa. Ma per il sindacato il rilancio di cui parla l’azienda si fatica a vedere nella realtà della fabbrica. “Ad oggi - dicono dalla Fiom Cgil di Varese - la situazione aziendale dal nostro punto di vista non può che essere di preoccupazione, tra la produzione che va a singhiozzo, materiali mancanti per fornitori non pagati, continui cambiamenti e scelte non condivisibili”.

E sulla separazione da Ktm la Cgil sottolinea: “Non abbiamo certezze che Art of Mobility, oltre a riacquisire il controllo del 100% dell’azienda, abbia intenzioni di investire e non di rivendere ad altri partner”.