Varese, 14 ottobre 2024 – Offese e insulti nei confronti delle forze dell’ordine. Persino inviti alla violenza contro polizia e carabinieri, da prendere a bersaglio perché ritenuti responsabili – a suo dire – di condotte illecite.
La polizia di Stato di Gallarate, dopo un’attività di monitoraggio delle piattaforme social, ha identificato e denunciato con l’accusa di istigazione a delinquere e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate un 67enne residente a Varese.
Offensivo e convinto
L’uomo, sul suo profilo Facebook, ha pubblicato numerosissimi post e commenti infarciti di diverse frasi oltraggiose, denigratorie e offensive nei confronti delle forze di polizia. Ad agenti e carabinieri, nei messaggi finiti in rete, si attribuiscono condotte violente e illecite, tali da screditare l’immagine intera dell’istituzione.
Frasi – per altro rivendicate dall’indagato, una volta sentito prima che gli fosse notificata la denuncia – che, secondo gli investigatori, oltrepassano di gran lunga il legittimo diritto di critica. L’uomo è persino arrivato in più occasioni a incitare i suoi numerosi follower, dai quali ha ricevuto numerosissimi attestati di solidarietà e stima, alla violenza nei confronti delle Forze di Polizia.
Tutti i commenti sono stati tra l’altro diffusi su un profilo “aperto” e quindi accessibile potenzialmente a tutti gli iscritti alla stessa piattaforma, nonché più volte condivisi, anche con ulteriori commenti di approvazione, rafforzamento e riproposizione di intenti violenti da parte della “platea social”.
L’accanimento su via Curtatone
Da agosto fino a ottobre il 67enne ha scelto di concentrarsi su un unico fatto di cronaca: l’intricata vicenda del cantiere aperto in via Curtatone a Gallarate, che ha portato all’abbattimento di alcuni alberi per fare spazio alla realizzazione di un nuovo polo didattico.
Nei suoi post il “pubblicatore seriale” ha accusato gli agenti intervenuti – anche per effettuare verifiche nell’area occupata da alcuni degli attivisti che si opponevano al taglio degli alberi – di ogni nefandezza. Il materiale è finito nel fascicolo al suo carico, corroborando ulteriormente le accuse di istigazione a delinquere e vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni Costituzionali e delle Forze Armate.