MARIA GRAZIA LEPORATI
Cronaca

"L’atletica mi ha ridato slancio e fiducia". Parla Fabio Bottazzini, tra pista e resilienza

L’esponente della Pol.Ha racconta il suo percorso dopo l’incidente e la sfida delle protesi .

Abbiamo incontrato Fabio Bottazzini, atleta paralimpico di atletica leggera del gruppo sportivo Paralimpico Difesa e della Pol.Ha Varese. Fabio ha subito l’amputazione della gamba sinistra a seguito di un incidente in motorino all’età di 14 anni.

Quali sono state le tue prime impressioni nel ricominciare a fare sport dopo l’incidente?"All’inizio è stato molto faticoso portare la protesi. Praticavo basket in carrozzina, ma avevo una corporatura esile e le mie gambe erano poco allenate. Ho dovuto lavorare molto per rafforzare la muscolatura e riabituarmi all’attività sportiva".

Qual è la differenza tra la protesi da cammino e da corsa?"La protesi da cammino mi permette di stare in piedi e muovermi con maggiore libertà, mentre quella da corsa è progettata per ammortizzare i movimenti e quando corro si comprime per darmi lo slancio giusto".

Hai mai ricevuto commenti negativi sulla tua disabilità?"Sì, in prima superiore, durante un’assemblea di classe, un compagno mi chiese cosa ci facessi lì, come se non avessi il diritto di frequentare un liceo sportivo. In quel momento rimasi pietrificato. All’inizio ci rimasi molto male, ma poi decisi di lasciar perdere e andare avanti".

Che ruolo ha lo sport nella vita di una persona?"Lo sport è fondamentale perché crea legami e amicizie. Inoltre, lo sport aiuta a liberare la mente dai problemi quotidiani".