REDAZIONE VARESE

Una task-force inviata all’ospedale in Fiera

Dall’Asst Valle Olona tre medici e nove infermieri. La direzione li saluta. con una t-shirt e due libri

È stata presentata ieri la task-force formata da tre medici e nove infermieri, professionisti dell’Asst Valle Olona, che si sono messi a disposizione per andare a lavorare all’ospedale in Fiera a Milano. Metteranno al servzio dei malati di Covid-19 le loro competenze, per rispondere ai bisogni assistenziali legati alla nuova e ingente ondata pandemica. La direzione dell’Asst Valle Olona li ha salutati ieri mattina, con una piccola cerimonia. A ciascuno di loro dei doni: una maglietta in cotone con il logo dell’azienda e un paio di libri, “Lezioni americane“ di Italo Calvino e “La mia famiglia e altri animali“ di Gerald Durrell. Una cerimonia semplice ma molto sentita.

"Asst Valle Olona – ha spiegato il direttore sanitario Paola Giuliani – risponde alla richiesta di Regione Lombardia individuando professionisti di grandissimo valore e esperti da inviare a Milano Fiera per l’alta intensità di cura. Nel centro di Milano una nostra delegazione avrà la possibilità di esercitare la propria professionalità incontrandosi e confrontandosi con le altre équipe che vengono da tutta la regione. Sarà un’occasione unica per salvare vite e per crescere tutti insieme. È per questa ragione che i colleghi che rimangono sul nostro territorio consegnano il testimone di Asst Valle Olona ai colleghi che partono per Milano: apparteniamo tutti allo stesso corpo, alla stessa Azienda. Ci sapremo fare riconoscere".

L’operazione non avrà nessuna conseguenza sull’attività dell’azienda: "Ogni presidio ha una vocazione – ha chiarito il direttore generale Eugenio Porfido – l’ospedale principale rimane quello di Busto che ha tutte le specialità richieste per l’assistenza dei pazienti Covid. Saronno è la realtà sanitaria che ha dato un grande contributo nella prima fase della pandemia. Non esistono ospedali totalmente Covid. L’azienda dà assistenza a chiunque ne abbia bisogno. Non lasceremo indietro nemmeno l’altra casistica urgente e non differibile".

Sara Giudici