
Si oppone allo spostamento del traffico pesante sulle vie del paese il comitato “Cittadini per la mobilità sicura”, nato...
Si oppone allo spostamento del traffico pesante sulle vie del paese il comitato “Cittadini per la mobilità sicura”, nato spontaneamente dopo l’assemblea pubblica dedicata alla nuova mobilità sperimentale. L’incontro si è svolto alla presenza del sindaco Angelo Fiombo, del presidente della Provincia Marco Magrini e di altri amministratori e tecnici del territorio. La riunione non ha però convinto i residenti, che in pochi giorni si sono organizzati dando vita al comitato. Il primo atto ufficiale è stata una lettera indirizzata a Fiombo e Magrini con tutte le loro osservazioni. Il tema principale sollevato riguarda la sicurezza. Secondo i cittadini, le strade comunali individuate sono troppo strette, prive di marciapiedi e già giudicate inadeguate al transito dei mezzi pesanti.
Una relazione della polizia locale confermerebbe l’assenza dei requisiti minimi di sicurezza. A ciò si aggiungono i timori legati alle criticità del sottosuolo, caratterizzato da sottoservizi datati e delicati, che rischierebbero cedimenti. Inoltre, sottolineano dal comitato, l’anello viario previsto sarebbe lungo circa 15 chilometri: quasi interamente su strade provinciali, con l’eccezione di un tratto di poco più di un chilometro proprio su Travedona Monate, che si troverebbe così a sopportare la parte più pericolosa. Preoccupano anche gli effetti sulla salute e sulla qualità della vita dei residenti: l’incremento del traffico pesante porterebbe più rumore, inquinamento atmosferico e vibrazioni, con un peggioramento sensibile delle condizioni ambientali dei quartieri interessati. Dal comitato arriva infine la richiesta di valutare un percorso alternativo che mantenga i mezzi pesanti sulla superstrada, senza farli transitare nel centro abitato. Una soluzione, spiegano, scartata dalle istituzioni per motivi economici. Ch.So.