Daniele Belardinelli (Newpress)
Varese, 28 dicembre 2018 - "In Paese non si stanno per ora organizzando commemorazioni in memoria di Daniele Belardinelli, attendiamo di capire quando verranno celebrati i funerali". Lo ha affermato Matteo Bianchi, deputato leghista e sindaco di Morazzone, il comune della provincia di Varese dove viveva l'ultrà morto negli scontri prima della partita Inter-Napoli. "Quello che posso dire di lui - ha proseguito - è che noi lo abbiamo sempre visto come un serio padre di famiglia".
Bianchi, che in queste ore è a Roma, ha affermato di non aver ancora sentito direttamente la famiglia Belardinelli. "Non ho ancora parlato con la moglie; credo che il nostro compito ora debba essere quello di lasciare tranquilla lei e soprattutto i due figli. Per loro - ha osservato - vivere con un padre morto a causa di tafferugli allo stadio non sarà semplice, vanno protetti". Il ricordo di Belardinelli tratteggiato da Bianchi è quello di un padre come tanti altri: "In paese lui non ha mai dato problemi, quando mi è capitato di incontrarlo è sempre stato gentile, cordiale, rispettoso. Della sua attività di capo ultrà non so nulla, non me ne ha mai parlato; qua tutti lo ricordano come un genitore attento".
Nel frattempo, sono state perquisite nelle ultime ore le abitazioni di alcuni ultrà risiedenti in provincia di Varese; un'attività di indagine legata agli scontri di mercoledì prima della partita Inter-Napoli nei quali è morto Daniele. Nessuno dei tre supporter dell'Inter fin qui arrestati risiede a Varese, ma non è escluso che alcuni 'Blood Honour' - storicamente gemellati con la curva nerazzurra - siano già stati destinatari di un avviso di garanzia o che i loro nomi rientrino nell'elenco dei sette procedimenti Daspo emanati dalla Questura di Milano. Proprio i 'Blood Honour' - la frangia più estrema del tifo varesino capitanata dallo stesso Belardinelli - si troveranno questa sera per decidere eventuali cerimonie di commemorazione, mentre su Instagram sono apparsi alcuni tributi a Daniele 'Dede'.