"Tassa di soggiorno profondamente sbagliata, faremo ricorso al Tar"

"Tassa di soggiorno profondamente sbagliata, faremo ricorso al Tar"

"Tassa di soggiorno profondamente sbagliata, faremo ricorso al Tar"

Un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della delibera del Consiglio comunale che nel dicembre scorso ha istituito la tassa di soggiorno nel Comune di Saronno. L’hanno presentata lo scorso 28 marzo le strutture ricettive cittadine, con il supporto legale di Federalberghi. Un ricorso che arriva dopo alcuni incontri, a cui ha partecipato anche Federalberghi, tra le strutture ricettive e l’Amministrazione che però non hanno portato a risultati positivi. Da parte delle strutture ricettive si è lamentata una scarsa apertura da parte del Comune nel venire incontro alle esigenze degli albergatori. Del resto fin dai primi giorni in cui si è parlato dell’introduzione della tassa, albergatori e associazioni di categoria hanno duramente criticato non solo la mancanza di coinvolgimento, prima che la decisione fosse presa, ma anche la tempistica decisamente stretta di attivazione della tassa di soggiorno che impone alle strutture ricettive costi e modifiche decisamente impegnative per assolvere agli obblighi che derivano dalla gestione della sua riscossione.

Anche per questo gli albergatori chiedono l’annullamento della delibera, di Consiglio comunale e di giunta, con cui è stata approvata l’introduzione dell’imposta di soggiorno a Saronno già dal 2023 "senza tuttavia approvare ne regolamento ne tariffe". Tra i temi di cui si parla nel ricorso anche il mancato ascolto preventivo delle associazioni di categoria e la scarsa chiarezza del provvedimento in cui mancherebbero diversi elementi. Al momento dell’istituzione della tassa di soggiorno è in attesa di essere portata in consiglio comunale per l’approvazione del regolamento. Secondo quanto anticipato dall’assessore al Commercio Mimmo D’Amato dalla tassa di soggiorno dovrebbero arrivare circa 375mila euro già inseriti nel bilancio 2023.

Sara Giudici