LORENZO CRESPI
Cronaca

C’è l’intesa: riaprono le dogane. E l’economia di frontiera respira

Finalmente via libera al transito tra Italia e Svizzera da tempo auspicato dalle attività di confine

Lavena Ponte Tresa

Varese - L’economia di frontiera può ripartire. La riapertura delle dogane tra Italia e Svizzera, da tempo auspicata dalle attività di confine, è realtà. L’intesa è stata raggiunta nelle scorse ore, e ad annunciarlo è stato il senatore varesino Alessandro Alfieri, che si è occupato della questione nelle ultime settimane. «Ora è ufficiale – ha comunicato Alfieri con una nota nel tardo pomeriggio di ieri – i cittadini svizzeri, residenti entro i 60km dal confine, potranno venire in Italia, per un massimo di 24 ore senza doversi sottoporre al tampone. Una decisione che finalmente dà respiro all’economia di frontiera. Con le stesse modalità i cittadini italiani potranno varcare il confine elvetico». 

Viene meno dunque l’ostacolo del tampone che aveva bloccato finora la ripresa delle attività economiche situate nei comuni di confine della provincia di Varese. I cittadini elvetici per entrare in Italia dovevano infatti esibire un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore precedenti. «È un risultato importante per il commercio, i servizi e per chi ha affetti che oltrepassano il confine – continua Alfieri – ringrazio il ministro Speranza per la collaborazione». Nelle scorse ore l’esponente varesino del Pd aveva scritto a Speranza insieme ai capigruppo dem di Camera e Senato auspicando una soluzione al problema. E in attesa di notizie positive da Roma il territorio si era mobilitato con una petizione.

Un gruppo di commercianti di Lavena Ponte Tresa aveva lanciato una raccolta firme online per chiedere di aprire le dogane, raccogliendo più di 2.000 firme in poche ore. «Scriviamo in merito alla non volontà di risolvere il problema dei paesi di confine – così si esprimevano gli esercenti di confine – chiediamo un provvedimento incisivo, in analogia a misure simili già assunte da altri paesi europei quali la Francia e la Germania». I commercianti lamentavano una situazione di disparità con il resto dell’Italia chiedendo una deroga immediata. La soluzione è infine giunta, e Italia e Svizzera tornano ad essere più vicine.