ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Sindaca uccisa dal vigile, il figlio: "Chiedo a Mattarella la laurea alla memoria"

Laura Prati era iscritta a Ferrara quando fu colpita in municipio. Il Capo dello Stato sarà nell’Ateneo e il figlio gli ha chiesto realizzare il sogno della madre

Laura Prati, uccisa da un vigile nel 2013 nel municipio di Cardano al Campo

Il grande desiderio di un figlio, Massimo Poliseno, è realizzare il sogno della mamma Laura Prati, sindaco mai dimenticato di Cardano al Campo, ferita il 2 luglio 2013 dai colpi esplosi in municipio da un vigile urbano sospeso dal servizio e deceduta tre settimane dopo, il 22 luglio.

Laura Prati era iscritta all’Università di Ferrara: il suo sogno, spezzato con la vita, laurearsi in Scienze dei Beni culturali. Ora Poliseno rivolge una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sarà all’Università di Ferrara il 4 aprile, chiedendo sostegno per ottenere il riconoscimento di una laurea in memoria della mamma.

Una donna, sottolinea, "che ha sempre messo al centro dei suoi programmi politici proprio la cultura e l’istruzione, per lei fondamentali e funzionali al vivere civile". Una passione per la cultura e la conoscenza che continua oltre la morte.

"La spinsero nel novembre 2009 a iscriversi a Scienze dei Beni Culturali e Ambientali a Ferrara, inseguendo quel sogno di laurearsi da tanto tempo coltivato, un sogno che mia mamma avrebbe certamente realizzato e che soltanto quegli spari in municipio del 2 luglio 2013 le hanno impedito di concretizzare. Sono fermamente convinto che la morte di una persona non debba tradursi anche nella morte dei suoi sogni e delle sue idee, ed è proprio per questo che mi sono deciso a scriverLe. Vorrei tanto riuscire ad aiutare mia mamma a realizzare il suo sogno, facendo ottenere per lei il riconoscimento di una laurea alla memoria".

Da qui l’appello a Mattarella con riferimento al decreto di cui si avvalse il Presidente Oscar Luigi Scalfaro per conferire la laurea a uno studente di 22 anni, Dario Capolicchio, iscritto al primo anno di Architettura e rimasto ucciso nella strage di via dei Georgofili.

Dunque un decreto, prosegue Massimo Poliseno, "applicabile al caso di Laura Prati. Chi tra gli altri infatti potrebbe ritenersi caduto sul campo dell’onore e per la difesa della libertà, se non un sindaco ucciso per aver fatto il proprio dovere sino in fondo a difesa dell’onore e della credibilità delle nostre istituzioni? Quindi la decisione di rivolgermi direttamente a Lei, pregandoLa di accogliere questa mia richiesta e aiutarmi".

Quella laurea "oltre a significare un grande onore per una fedele e leale servitrice delle nostre Istituzioni, costituirebbe un’ulteriore sconfitta per l’assassino che ha privato me e mia sorella di una madre, mio padre di una moglie e la nostra comunità tutta di una sindaca, come amava definirsi". Poliseno ha pubblicato sulla pagina social la lettera cui tante persone stanno dando sostegno con la speranza Mattarella a Ferrara realizzari quel sogno.