Varese – Sarà un tavolo tecnico ristretto a occuparsi del problema della presenza dei senzatetto all’interno dell’aeroporto di Malpensa. È questo l’esito della riunione istituzionale che si è svolta ieri mattina a Villa Recalcati su convocazione del prefetto Salvatore Pasquariello. Presenti le istituzioni, le forze dell’ordine e i rappresentanti delle associazioni del terzo settore. "L’obiettivo – ha detto lo stesso prefetto alla fine dell’incontro – è quello di approfondire le possibilità e allestire un progetto che permetta di chiedere un finanziamento".
Le opportunità non mancano, con fondi nazionali ed europei: si vuole quindi costruire una strategia di risposta che sappia intercettare contributi utili a sostenere azioni di presa in carico del problema. L’incontro ha visto un aggiornamento sulle dimensioni del fenomeno: attualmente sono 28 le persone senza fissa dimora stanziali presso lo scalo della brughiera, di cui 21 di nazionalità italiana.
Un numero nettamente inferiore alla situazione in inverno, quando il totale delle persone che gravitano su Malpensa arriva fino alle cento unità. Ma comunque la conferma di una realtà ormai consolidata, che non accenna a diminuire. Nonostante i puntuali interventi del personale di sicurezza, il problema continua a persistere perché i senzatetto si spostano semplicemente da una zona all’altra dello scalo. Urge dunque una soluzione definitiva, considerando anche che in passato non sono mancati episodi problematici, con casi di aggressione a personale e passeggeri.
"Non è un’emergenza, ma è un tema strutturale", ha detto Lamberto Bertolé, assessore a Welfare e Salute del Comune di Milano, azionista di maggioranza del gruppo Sea, il gestore aeroportuale. "Bisogna muoversi non come singolo comune, ma costruire un sistema che deve essere strutturato". Palazzo Marino era dunque presente questa volta, dopo che nel primo incontro di un mese fa l’assenza di rappresentanti della metropoli milanese non era passata inosservata. Al fianco del prefetto di Varese anche l’assessore regionale a Famiglia e Solidarietà sociale Elena Lucchini. "Tutti insieme dobbiamo intervenire su questa grande fragilità".