Tragedia di Samarate, Nicolò operato: se vive, rischia danni permanenti

Madre e sorella uccise dal padre Alessandro Maja: il ragazzo, unico sopravvissuto alla mattanza, lotta fra la vita e la morte all'ospedale di circolo di Varese

Nicolò Maja e la villetta sotto sequestro

Nicolò Maja e la villetta sotto sequestro

Varese, 5 maggio 2022 - E' stato operato ma resta ricoverato in pericolo di vita all'ospedale di circolo di Varese Nicolò Maja, il ragazzo di 23 anni, unico sopravvissuto alla furia omicida del padre Alessandro che ieri, nella loro casa di Samarate, ha ucciso la moglie Stefania e la figlia Giulia di 16 anni, a colpi di martello

Nicolò è stato colpito ripetutamente alla testa con un martello (al vaglio degli inquirenti anche l'uso di un cacciavite e di un trapano) e in seguito all'aggressione ha riportato un gravissimo trauma cranico. Per questo è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Se dovesse sopravvivere, Nicolò - diplomato perito aeronautico con la passione del volo - avrebbe comunque danni permanenti la cui entità resta da valutare.

Il padre, attualmente in carcere dopo essere stato dimesso dall'ospedale in seguito alle ferite in quello che pare un tentativo di suicidio, pensava di averlo ucciso. Secondo le testimonianze delle vicine di casa della famiglia l'uomo, ricoperto di sangue, gridava: "Li ho uccisi tutti, bastardi".

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