ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Theo Hernandez, rapina nella villa a Cassano Magnago: maxi-bottino da un milione

Caccia alla banda che martedì ha fatto irruzione a casa del difensore del Milan minacciando la compagna sola col neonato. La gente : "Ma qui si vive bene"

Theo Hernandez insieme alla compagna Zoe Cristofoli, rapinata nella villa

Cassano Magnago (Varese) - La strada , via Trento, sale dal centro verso la zona alta di Cassano Magnago. È un susseguirsi di ville signorili e palazzine eleganti, residenze immerse in ampi giardini in questi giorni colorati dall’autunno. Una zona tranquilla, lo conferma una residente a spasso con il nipotino, "non abbiamo mai avuto problemi" – dice. Le abitazioni sono sorvegliate da telecamere e impianti d’allarme, eppure nonostante l’elevata tecnologia nella serata di martedì una banda di malviventi, stranieri o italiani ancora è da capire, hanno fatto irruzione nella villa del difensore del Milan Theo Hernandez e con le minacce hanno costretto la compagna Zoe Cristofoli, in quel momento sola con il figlio di 6 mesi e due collaboratrici domestiche, ad aprire la cassaforte.

Ingente il bottino razziato, gioielli, orologi preziosi, contanti, si aggirerebbe sul milione di euro. I carabinieri del reparto operativo di Varese e della compagnia di Busto Arsizio continuano il lavoro investigativo per individuare la banda che dopo la razzia ha fatto perdere le sue tracce. Gli inquirenti confermano: ad agire dei professionisti, il colpo preparato, di sicuro conoscevano gli spostamenti del calciatore. Una zona tranquilla, via Trento, dove nessuno la sera di martedì ha notato movimenti o presenze sospette, "non abbiamo sentito nulla" – dice una vicina affacciandosi su un cancello. C’è paura ora dopo l’assalto dell’altra sera? "No – risponde – non è mai accaduto nulla di così grave, non ritengo che a Cassano ci sia ora un motivo per essere allarmati, probabilmente i malviventi l’altra sera sono andati a colpo sicuro, l’obiettivo era la villa del calciatore". Via Trento, un susseguirsi di ville signorili e palazzine eleganti, è tranquilla, immersa nel silenzio di una giornata d’autunno.

In centro città nei bar e nei negozi si commenta l’accaduto che non sta suscitando particolare preoccupazione tra i cassanesi. "Nella nostra città si vive bene – dice Tiziana Gallo, titolare di una tabaccheria – ho da 14 anni l’attività, mai avuto problemi, la rapina nella villa del calciatore famoso è un fatto che poteva accadere anche altrove, il bersaglio è la persona celebre. Certo in questo momento tutta la nostra solidarietà, pensando ai momenti di terrore vissuti dalla compagna". Anche Denis e Daniel titolari dell’Antica Bouqueria confermano", città tranquilla, il nostro locale è aperto di sera, i clienti arrivano anche da altri comuni, non ci siamo mai trovati di fronte a situazioni che potessero allarmarci". Poco distante la titolare della pasticceria ribadisce "Cassano è una realtà tranquilla", poi aggiunge "nessuno tra i clienti sapeva che un famoso calciatore del Milan da qualche mese vivesse nella nostra città". Lo sapevano invece e molto bene i malviventi che l’altra sera hanno razziato un bottino del valore.