
Impianti sportivi nella bufera a Legnano dopo la decisione di far diventare il Giovanni Mari la sede per le corse di preparazione al palio 2024. Se da un lato il Palio gongola, dall’altra emerge sempre più prepotente la questione della carenza di strutture sportive per quelle che sono le necessità di una realtà di oltre 60mila abitanti. Impensabile far diventare un glorioso, quanto antiquato, stadio di calcio come il Giovanni Mari un ippodromo. Il tutto dopo aver speso qualcosa 80mila euro complessivi per rifarne il manto erboso. Un giochetto questo che continua anno dopo anno senza una soluzione concreta che in soldoni sarebbe quella di avere una struttura adeguata per il Palio di Legnano. Oggi, dopo la polemica sollevata sui social dal presidente del Legnano Basket, Marco Tajana (nella foto), il quale ha lamentato l’assoluto immobilismo sullo sport da parte della politica locale legnanese, il sindaco Lorenzo Radice ha voluto rispondere a Tajana sempre su Facebook. "Il problema – sosteneva Tajana – è che da anni e anni (almeno 30) a Legnano non si programmano e non si realizzano infrastrutture nuove per fare uscire questa città da un vecchiume diffuso. E i problemi vengono a galla. Serve coraggio ma anche, una visione più ampia, perché nuove strutture significano posti di lavoro, indotto e divertimento per i cittadini.
"Caro Marco, abbiamo appena approvato una nuova piscina da 15 milioni di euro – la replica del sindaco –. Ovviamente con un partenariato pubblico-privato… Perché lo sappiamo tutti quanto costano questi impianti e come un comune italiano oggi difficilmente possa permetterseli da solo. Soprattutto un comune come il nostro, in cui per decenni si sono lasciati colpevolmente andare in malora praticamente quasi tutti gli impianti sportivi e scolastici che servono 11mila studenti e migliaia di atleti nella nostra città tutti i giorni". "Abbiamo destinato – ha aggiunto Radice – diversi milioni di euro del Pnrr a ripristinare condizioni di decenza e decoro in molte palestre e campi sportivi cittadini perché giustamente le società sportive e le famiglie chiedevano al Comune di farsene carico dopo decenni di indifferenza".
Poi l’invito: "Ora, passiamo anche alle opere più grandi, come la piscina e la nuova palestra che sorgerà alle TosiManzoni. Se ci sono privati che vogliono investire proponendo impianti nuovi, la nostra porta è sempre aperta: servono progetti solidi e sostenibili".