LORENZO CRESPI
Cronaca

Spunta online la “Guida del pedofilo”: l’inchiesta sulla rete di pedopornografi che tocca Varese

Nell’ambito della maxi operazione della Polizia postale, denominata “Tabù”, sono state indagate 26 persone in tutta Italia: una di loro è un varesotto

Le accuse nei confronti degli arrestati sono di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico online.

Le accuse nei confronti degli arrestati sono di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico online.

C’è anche un cittadino residente in provincia di Varese tra le nove persone arrestate in flagranza di reato nell’ambito di un’ampia operazione della Polizia postale coordinata dalla Procura di Catania, che ha toccato tutto il territorio nazionale. Le accuse nei confronti degli arrestati sono di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico online.

Le indagini, condotte dal Centro operativo per la sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania e coordinate dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) sono scaturite dal sequestro di dispositivi elettronici ad un indagato arrestato alcuni mesi fa durante un’altra operazione contro la pedopornografia. Dall’analisi del contenuto dei dispositivi sequestrati sono stati individuati su una piattaforma di messaggistica gruppi online dedicati allo scambio di immagini e video di abusi su minori, anche piccolissimi.

Nell’ambito della maxi operazione, denominata “Tabù”, sono state indagate 26 persone in tutta Italia per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Gli indagati sono stati sottoposti a perquisizioni personali e informatiche. Le perquisizioni sono state eseguite in diverse regioni d’Italia, con la collaborazione dei vari Centri operativi per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale a Roma, Milano, Brescia, Varese, Bergamo, Catanzaro, Bari, Foggia, Torino, Cuneo, Genova, Imperia, Avellino, Livorno, Prato, Ravenna e Ascoli Piceno.

Gli arrestati risiedono nelle province di Varese, Catania, Roma, Milano (due persone), Firenze, Bergamo, Ravenna e Imperia. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno rinvenuto migliaia di immagini e video pedopornografici raccapriccianti, con abusi anche su bambini piccolissimi. Uno degli arrestati oltre a migliaia di file aveva anche sul suo cloud il formato digitale del libro “Guida del Pedofilo”. Un ritrovamento che evidenzia la gravità e la pericolosità della pedofilia online, che non solo rappresenta un reato gravissimo, ma che può anche portare a conseguenze devastanti sulla vita delle giovani vittime. Il materiale sequestrato è al vaglio dei magistrati e degli investigatori per ulteriori approfondimenti investigativi utili anche all’identificazione delle piccole vittime.