REDAZIONE VARESE

Femminicidio di Teresa Stabile: un mese fa il figlio aveva denunciato il papà-assassino

La donna, invece, non aveva presentato alcun esposto perché – sembra – sperava di non irritare il marito, convincendolo così a chiudere rapidamente la pratica di separazione. L’uomo, però, sapeva sempre dove lei fosse

L'auto nei pressi della quale si è verificato l'agguato fatale a Teresa Stabile, portata via dopo i rilievi (Puricelli)

L'auto nei pressi della quale si è verificato l'agguato fatale a Teresa Stabile, portata via dopo i rilievi (Puricelli)

Samarate, 17 aprile 2025 – Femminicidio di Teresa Stabile: emergono nuovi particolari sui rapporti tormentati fra il marito Vincenzo Girardi, assassino reo confesso, e la moglie, dalla quale si stava separando.

Vicende e tensioni che coinvolgono anche il resto della famiglia, a partire dal primo figlio, un ventottenne che non abitava più nel complesso di via San Giovanni Bosco dove si trovano gli appartamenti occupati da Teresa (con i genitori) e dal suo killer.

Il ragazzo, tuttavia, era rimasto in contatto con la madre, venendo aggiornato dagli atteggiamenti sempre più spiacevoli assunti dal padre, sfociati in veri e propri comportamenti almeno provocatori, se non proprio vessatori.

La denuncia

Una pratica, in particolare, aveva destato l’ira (e i timori) di Teresa e del figlio maggiore. Girardi, che a quanto sembra aveva trattenuto una copia delle chiavi dell’auto della moglie, sarebbe stato solito parcheggiare la sua vettura davanti al box della donna così che lei fosse costretta a chiamarlo per poter uscire con la sua auto, quella nei pressi della quale si è verificata l’aggressione fatale.

L'area dell'omicidio, in via San Giovanni Bosco, delimitata dagli investigatori con nastro bianco e rosso
L'area dell'omicidio, in via San Giovanni Bosco, delimitata dagli investigatori con nastro bianco e rosso

Un mese e mezzo fa, dopo l'ennesimo contrasto avvenuto fuori dal garage, il figlio maggiore della coppia aveva pensato che la misura fosse colma. Si era quindi recato in caserma a denunciare il padre per violenza privata.

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Le minacce

Quanto agli altri atteggiamenti sgradevoli del futuro assassino, su cui i carabinieri di Busto Arsizio e i colleghi del nucleo operativo di Varese stanno effettuando accertamenti, pare che Teresa non avesse presentato alcuna denuncia o esposto perché, secondo quanto riferito, sperava di non irritare il marito o provocarlo, riuscendo così a chiudere più rapidamente possibile la pratica della separazione.

A carico di Girardi, in effetti, non risultava alcun provvedimento restrittivo, a quanto emerso finora. Allo stesso tempo pare che l’uomo sapesse sempre dove si trovava la moglie e fosse solito minacciare di uccidersi se Teresa non avesse deciso di tornare con lui. Atteggiamenti, questi, osservati in decine di altri casi di stalking.