
La macchina della vittima, che è stata teatro dell’omicidio
Samarate (Varese), 17 aprile 2025 – Uccisa a coltellate dal marito dal quale si stava separando. Ancora una volta è una donna a pagare il conto della violenza di un uomo. È accaduto ieri, a Samarate, nel Basso Varesotto, poco prima delle 19. La vittima è una donna di 57 anni, Teresa Stabile. Ha la stessa età del suo assassino, Vincenzo Gerardi. È stata colpita a coltellate, nel cortile di un condominio, in via San Giovanni Bosco, in un luogo non distante dal centro.
Lei era in auto insieme a lui, quando è iniziata la tempesta di fendenti con cui l’ex si è accanito sulla vittima. Teresa non ha neppure avuto il tempo di difendersi, di provare a fuggire dalla macchina, con la quale era appena arrivata. L’aggressore è fuggito a piedi, lei era ancora viva quando sono arrivati i primi operatori del 118, ma le sue condizioni sono apparse subito gravissime ai sanitari che l’hanno trasportata in ambulanza all’ospedale di Legnano.
La corsa disperata
Una corsa disperata quanto inutile: al pronto soccorso hanno solo dichiarato il decesso. Le indagini sono partite subito. A occuparsene sono stati i carabinieri di Busto Arsizio. Una ricerca che si è conclusa in breve tempo. In serata l’omicida era già stato identificato nel marito, rintracciato a poca distanza dal luogo dell’omicidio, fra la frazione di Verghera e quella di San Macario. L’uomo stava tentando di suicidarsi con lo stesso coltello usato per l’omicidio e per questo è stato immobilizzato con l’utilizzo del taser.
L’agguato
Secondo quanto ricostruito, il killer le avrebbe teso un agguato attendendola al suo arrivo a casa. Rientrata dal lavoro, Teresa non è neppure riuscita a scendere dall’auto. Vincenzo si è avvicinato e l’ha colpita con più coltellate: la cinquantasettenne ha perso conoscenza, restando sola, sul vialetto della villetta nella quale si era trasferita. La coppia ha due figli, uno già grande, di ventotto anni.
La telefonata al 112
A chiamare i soccorsi un uomo di passaggio con il suo cane. Sul posto sono intervenuti con la massima urgenza gli operatori del 118, oltre ai carabinieri di Busto. I medici hanno tentato ogni manovra salvavita, l’hanno intubata, quindi la corsa in ambulanza fino a Legnano, ma la donna è morta all’arrivo al Pronto soccorso. I militari, in serata, stavano ancora ascoltando testimoni e raccogliendo elementi utili alle indagini. Ancora da chiarire con certezza il movente. La coppia, da quanto appreso, si stava separando, ma pare che la donna avesse in altre circostanze segnalato comportamenti da parte dell’ex coniuge che la preoccupavano. Ieri sera la tragedia, l’uomo l’ha aspettata e l’ha aggredita, ferendola mortalmente.
Il terribile precedente
Sul posto in serata anche il sindaco Alessandro Ferrazzi. Samarate di nuovo è sconvolta da una tragedia familiare. Il ricordo di tutti è tornato a quanto accaduto il 4 maggio 2022, quando Alessandro Maja uccise la moglie Stefania Pivetta, 56 anni e la figlia, Giulia Maja, 16 anni,e tentò di uccidere il figlio Nicolò, allora ventiquattrenne, che sopravvisse alla strage, ma fu costretto a causa delle ferite riportate a un lungo ricovero in ospedale. Il giovane, con coraggio e determinazione, e con l’affetto dei nonni materni e dei parenti, è riuscito a superare le tante difficoltà, oggi ha un lavoro in un’azienda aeronautica, mentre il padre scontra l’ergastolo. Ieri sera a Samarate una nuova tragedia.